domenica 30 marzo 2008

Eusebio Martinelli

tanta tristeza tiene que sufrir un alma para cerrar circulos.
pero que cosas tan hermosas se escuchan del producto del arrepentimiento.

cuando dijiste: es que después de la cama, se queda ese malgusto en la boca, como de...soledad.

Amore Disperato - Nada



Sembra un angelo caduto dal cielo
com'e' vestita quando entra al "Sassofono Blu"
ma si annoia appoggiata a uno specchio
tra fanatici in pelle che la scrutano senza poesia
sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo
sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo tempo

Una sera incontro' un ragazzo gentile
lui quella sera era un lampo e guardarlo era quasi uno shock
e tornando, e tornando, e tornando, e tornando
e tornando, e tornando, e tornando, e tornando a casa

Rit: Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato

Dopo quella volta lei lo perse di vista
disperata lo aspetta ogni sera al "Sassofono Blu"
una notte da lupi lei stava piangendo
quella notte il telefono strillo' come un gallo
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando lui

Sembra un angelo caduto dal cielo
quando si incontrano toccarsi e' proprio uno shock
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando forte

Rit: Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato

martedì 18 marzo 2008

Minnie l'impicciona - Cab Calloway



Hey folks, now here's the story 'bout Minnie the Moocher,
She was a red-hot hootchie-cootcher,
She was the roughest, toughest frail,
But Minnie had a heart as big as a whale.

Now, she messed around with a bloke named Smoky,
She loved him though he was cokie,
He took her down to Chinatown,
He showed her how to kick the gong around.

Now, she had a dream about the king of Sweden,
He gave her things that she was needin',
He gave her a home built of gold and steel,
A diamond car with a platinum wheel.

Now, he gave her his townhouse and his racing horses,
Each meal she ate was a dozen courses;
She had a million dollars worth of nickels and dimes,
And she sat around and counted them all a billion times.

Poor Min, poor Min, poor Min.

lunedì 17 marzo 2008

Fiona Apple - Extraordinary Machine



I certainly haven't been shopping for any new shoes
-And-
I certainly haven't been spreading myself around
I still only travel by foot and by foot, it's a slow climb,
But I'm good at being uncomfortable, so
I can't stop changing all the time

I notice that my opponent is always on the go
-And-
Won't go slow, so's not to focus, and I notice
He'll hitch a ride with any guide, as long as
They go fast from whence he came
- But he's no good at being uncomfortable, so
He can't stop staying exactly the same

If there was a better way to go then it would find me
I can't help it, the road just rolls out behind me
Be kind to me, or treat me mean
I'll make the most of it, I'm an extraordinary machine

I seem to you to seek a new disaster every day
You deem me due to clean my view and be at peace and lay
I mean to prove I mean to move in my own way, and say,
I've been getting along for long before you came into the play

I am the baby of the family, it happens, so
- Everybody cares and wears the sheeps' clothes
While they chaperone
Curious, you looking down your nose at me, while you appease
- Courteous, to try and help - but let me set your
Mind at ease

-Do I so worry you, you need to hurry to my side?
-It's very kind
But it's to no avail; I don't want the bail
I promise you, everything will be just fine

If there was a better way to go then it would find me
I can't help it, the road just rolls out behind me
Be kind to me, or treat me mean
I'll make the most of it, I'm an extraordinary machine

Dove arriva quel cespuglio - L.Battisti (1976)



Dove arriva quel cespuglio, la cucina che avrà il sole di mattina.
Dove arriva il mio berretto lì la camera da letto, e in direzione dello stagno costruiremo il nostro bagno.
Entra pure è la tua casa,
la tua casa fra le rose.
Ora appena prendo il mese, il primo muro, la tua casa te lo giuro.
Ora siediti qui dove ci sarà il camino
e pensa a quando tutta quella gente pur passandoci vicino non vedrà più niente, quella porta non è un sogno è robusta è di legno.
Non nascondere la mano, non nascondere il tuo seno, ora non c'è più nessuno, più nessuno, ora non c'è più nessuno.
Prendo dalla moto il nostro letto stendo a terra il telo ora alza gli occhi al cielo e dimmi quanto mancherà al tramonto. Ci vuol buio a questo punto voglio farti tenerezza, la tristezza si dissolve con il fumo.
Resta solo il tuo profumo,il profumo della pelle, lo sfondo delle stelle e un vago senso di dolore che scompare col respiro, col respiro del tuo amore.

domenica 16 marzo 2008

Vida y muerte, energía y paz, aunque hoy me detengo ha valido la pena: los tremendos errores que haya cometido, y que habría rectificado de haber podido, los dolores que me han quemado y arañado el alma han valido la pena, porque se me permitió caminar por donde caminé, por el infierno en la tierra, por el cielo en la tierra, otra vez atrás, delante, debajo, lejos, entre, a través, en y encima.
...heaven on earth
back again
into
under
far in between
through it
in it
and above...
From the journal of
GIA MARIE CARANGI
1960-1986

sabato 15 marzo 2008

Dejame por lo menos un 15% de espacio para defragmentarme

E' meglio aver amato e perso che mettere linoleum nei vostri salotti

questa l'ho presa dal film L'uomo in piú, che é l'unica cosa che sono riuscita a salvare.
Il film non m'é piaciuto.
Le conseguenze dell'amore nemmanco.

Giugno '73



non ce l'ho fatta a non postare anche questa

Amico Fragile



Evaporato in una nuvola rossa in una delle molte feritoie della notte,
con un bisogno d'attenzione e d'amore troppo, "Se mi vuoi bene piangi" per essere corrisposti, valeva la pena divertirvi le serate estive con un semplicissimo , "Mi ricordo" per osservarvi affittare un chilo d'erba ai contadini in pensione e alle loro donne e regalare a piene mani oceani ed altre ed altre onde ai marinai in servizio fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli senza rimpiangere la mia credulità;

perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi
ero molto più curioso di voi.

E poi sospeso tra i vostri "Come sta", meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci, tipo "Come ti senti amico, amico fragile, se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te" "Lo sa che io ho perduto due figli"-"Signora lei è una donna piuttosto distratta". E ancora ucciso dalla vostra cortesia nell'ora in cui un mio sogno ballerina di seconda fila, agitava per chissà quale avvenire il suo presente di seni enormie il suo cesareo fresco, pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.
E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci, mi sentivo meno stanco di voi, ero molto meno stanco di voi.
Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta fino a vederle spalancarsi la bocca, potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli di parlare ancora male e ad alta voce di me, potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo con una scatola di legno che dicesse perderemo. Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane, il mio è un po' di tempo che si chiama Libero, potevo assumere un cannibale al giorno per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. Potevo attraversare litri e litri di corallo per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.
E mai che mi sia venuto in mente, di essere più ubriaco di voi, di essere molto più ubriaco di voi.

venerdì 14 marzo 2008

Core analfabbeta


Stu core analfabbeta
tu ll'he purtato a scola,
e s'è mparato a scrivere,
e s'è mparato a lleggere
sultanto na parola:
"Ammore" e niente cchiù.

~ Totò ~

E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.


~ Pedro Salinas ~


giovedì 13 marzo 2008

Non potho reposare - A. Parodi & Al di Meola



Non potho reposare amore ‘e coro
Pensende a tie so donzi momentu
No istes in tristura, prenda ‘e oro
Ne in dispiachere o pensamentu
T'assicuro ch’ a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo

Si m'essere possibile d'anghelu
S'ispiritu invisibile piccabo
Sas formas e furabo dae chelu
Su sole e sos isteddos e formabo
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poder dispensare cada bene
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poder dispensare cada bene

No potho viver no chena amargura
Luntanu dae tene amadu coro
A nudda balet sa bella natura
Si no est accurtzu su meu tesoro
E pro mi dare consolu e recreu
Coro, diosa amada prus ‘e Deus

T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo
T'assicuro ch'a tie solu bramo
Ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo

mercoledì 12 marzo 2008

Que reste-t-il de nos amours?

Mare Nostrum - P.Fresu, R. Galliano, J.Lundgren

Quando nuotiamo e ci sentiamo gli unici pesci dell'oceano, che stupidi siamo.
Cosí non ci preoccupiamo dei predatori, e frivoli viviamo e moriamo nella nostra ingenuitá.

La tua tromba peró riporta alla delicatezza, alla serenitá, come le dita di Galliano, non sono strumenti da competizione, di chi vuole arrivare ad essere come un altro, sono le mani ed il fiato di chi é consapevole della propria semplicitá e che lí risiede la maestuositá.
Il mare non si ribella alla luna, segue i suoi influssi, e pazientemente ripete il suo movimento coerente e responsabile nel ciclo della Madre Terra.
Cosí é questa musica: dolce e delicata.
Senza voler dimostrare IO SONO IL MARE, come se il mare tutto d'un tratto s'alzasse dal suo letto e per un atto di protagonismo volesse levantarsi al cielo affinché tutti lo vedessero anche quelli che stanno lontani dalle coste.
Lui sta lí, in armonia, come le note di chi non vogliono emergere, distaccare, ma amalgamarsi. Non vogliono rapirti e portarti via da dove sei, ma vogliono accompagnarti proprio lí, e solo mischiarsi negli spazi liberi, affinché l'audizione divenga percepibile solo da un' alma attenta.

martedì 11 marzo 2008

Strano ora pensare a te, andata via senza busto e senza occhi,
mentre cammino per la strada assolata al Greenwich Village, downtown Manhattan,
chiaro mezzogiorno invernale,
e sono stato su tutta la notte, a parlare,
parlare, leggere il Kaddish ad alta voce,
ascoltando Ray Charles urlo di blues cieco al giradischi,
il ritmo, il ritmo, e il tuo ricordo in testa dopo tre anni...
Allen Ginsberg

Beat é il viaggio dantesco.
Il beat é Cristo.
Il beat é Ivan.
Il beat é qualunque uomo, qualunque uomo che rompa il sentiero stabilito per seguire il sentiero destinato.

Gregory Corso

lunedì 10 marzo 2008

Il buco con l'uomo intorno


F. Petrarca - Solo e pensoso i più deserti campi


Solo e pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti,
e gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio uman l'arena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:
sì ch'io mi credo omai che monti et piagge
e fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch'è celata altrui.
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.

domenica 9 marzo 2008

These are few of my favourite things



A volte i sogni non dovrebbero avverarsi.
Infatti, quando i sogni non si devono avverare, e lo fanno, si trasformano in cose che non somigliano per niente alle nostre fantasie.

Diceva Lao Tse: quando giá non temi qualcosa, essa si allontana; quando piú non la desideri, arriva.

Ieri sera é stata tutta una mescolanza di questi volere e non-volere.

Voglio considerare solo le mie cose preferite:
Tu che senza guardarmi sai perfettamente dove sono;
Le tue dita veloci;
I tuoi occhi liberi;
La lotta vinta e persa nel momento giusto;
Les feuilles mortes;
Tu che ci fai ridere;
Tu che mi trasporti nell'altro mio mondo;
Lui che arriva e ci trasforma entrambi, e allora io rimango con gli occhi chiusi, e ti voglio solo ascoltare:
Tu anche lí, davanti a tutti, diverso peró con gli occhi chiusi, e siamo fuori dalla gabbia, e tutti spariscono, anche noi, e rimangono solo i brillantini;
Tu che stai crescendo in un minuto;
Adry e Rocio che si danno la mano;
Tu che non vuoi smettere di suonare;
Io che mi alzo e me ne vado senza salutarti;
Noi che siamo felici, senza parlarci.

sabato 8 marzo 2008

Todos los niños invisibles (2005)


venerdì 7 marzo 2008

L' Amante Perfetto

Ho bisogno d'un amante che,
ogni qual volta si levi,
produca finimondi di fuoco da ogni parte del mondo!

Voglio un cuore come inferno
che soffochi il fuoco dell'inferno
sconvolga duecento mari
e non rifugga dall'onde!

Un Amante che avvolga i cieli
come lini attorno alla mano
e appenda, come lampadario,
il Cero dell'Eternità,
entri in lotta come un leone,
valente come Leviathan,
non lasci nulla che se stesso,
e con se stesso anche combatta,
e, strappati con la sua luce i settecento veli del cuore,
dal suo trono eccelso
scenda il grido di richiamo sul mondo;
e, quando dal settimo mare si volgerà
ai monti Qàf misteriosi da quell'oceano lontano
spanda perle in seno alla polvere!
Jalal ad din Rumi

Milano e Vincenzo



cammino di fianco a un giardino di calle, che mi riporta al momento presente.
sempre via con la testa.
e i vecchietti che si tolgono il cappello:
Buenos días, figliola.
Buenos días, caballero.
Chi ha vissuto troppo, lo capisce di piú che ha perso un sacco di tempo.
Anche i malati, quelli che soffrono e si fermano a riflettere se ne varrá poi la pena.

Tu mi manchi. Anche se non ti ho ancora conosciuto, e non ce la faccio piú ad aspettarti.

E finché staró nell'isola, dovró affrontare l'isolamento.

Ogni posto racchiude un insegnamento.
Milano, Amsterdam, Friedberg, la montagna della felicitá, Paris la ville de Isis, Londinium, Santa Cruz de Tenerife.
Aveva ragione Eduardo De Filippo, quando diceva: il viaggio ci mette soggezione, per questo ci sentiamo diversi. Se invece che quelle scritte: Rapido Milano-Palermo, oppure Napoli-Torino, ci trovassimo Posillipo-Piazza del Duomo, oppure Piazza Spagna-Porta Venezia, uno si sentirebbe piú traquillo, si leverebbe l'agitazione.

giovedì 6 marzo 2008

Gnacche alla formica Ammucchiarona II



Io t'amo o pia cicala e un trillargento
ci spàffera nel cuor la tua canzona.
Canta cicala frìnfera nel vento:
E gnacche alla formica ammucchiarona!

Che vuole la formica con quell'umbe
da mòghera burbiosa?E'vero,arzìa
per tutto il giorno,e tràmiga e cucumbe
col capo chino in mogna micrargìa.

Verra' l'inverno si,verra'il mordese
verranno tante gosce aggramerine,
ma intanto il sole schìcchera gigliese
e sgnèllida tra cròndale velvine.

Canta cicala,càntera il manfrore,
il mezzogiorno zàmpiga e leona.
Canta cicala in zìlleri d'amore:
E gnacche alla formica ammucchiarona!

IL LONFO



Il lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s'archipatta.

E' frusco il lonfo! E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!

Se cionfi ti sbiduglia e t'arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

------------------->El dia a Gritapíco


Hay dias que son esmejos y lumbridiosos
con el cielo dagro e un foncero gongrudo
hay tardes ñalidas y budriosas
que llogidan sobre el mundo infrangelludo
pero hoy es un dia a zimpagos y zirleques
un dia todo ñacos y timparlinos
las nieblas que busilan, los berneques
luderquian con los fernayos en los pinos;
es un dia para las vanveras, un festijo
un dia carmidioso e prodigiero,
es un dia a cantilegios, a gritapicos
cuando me deciste "de verdad te quiero"
(Fosco Maraini)

Siboney / Simonetta



Simonetta, la fosca malintesa
chiude le rame inaltri fino al nardo.
Magari i tuoi allunghi di leopardo
móntano al valle, dove sta la chiesa.

forse no, forse stai muta e resa
da fronte al mar, piggiotando il dardo!
Mi lascerai almeno éssere un tardo
seguitore, lo schiavo che ti stresa?

Ieri venívano i dolente sprozze
sospirando col giglio e col fenoglio
in mezzo al trimalciónico festaccio;

ma questa sera, Simonetta, nozze
di ombra amaranto e razzi d'orgoglio
giúngono furia nel luttuoso bacio.
(Fosco Maraini)

lunedì 3 marzo 2008

El Secreto de la Acción

(...) Lo que un hombre virtuoso hace, es imitado por los demás hombres.
Considerame a Mí, oh príncipe! Nada existe en el Cosmos que Yo desee o que me sea necesario hacer.
Todo cuanto me es asequible ha sido obtenido por Mí. Sin embargo, oh príncipe pandava!, permanezco en constante acción.
Porque si Yo no estuviese en incesante acción, oh Arjuna! ¿no seguirían los hombres mi ejemplo?
Si Yo dejara de actuar, ¿no se desintegrarían los mundos? Recuerda, oh, Arjuna!, que si el ignorante actúa por el interés de la recompensa, el sabio debe trabajar por el bien de la humanidad y no por apego a los bienes temporales.
Pero no es prudente perturbar el ánimo de los ignorantes con estos pensamientos; antes bien, se les debe permitir que realicen su labor lo mejor que puedan; pero el sabio ha de obrar en armonía conmigo, para que su labor resulte más atractiva. Y esto se consigue principalmente por la eficacia del ejemplo. Abandona en manos del Supremo el resultado de la acción y cumple con tu deber, fija la mente en el Ser.
El necio dice vanidosamente: "Hago esto" o "hice aquello"; pero el sabio busca tras la ilusión la causa y el efecto de la acción.
Si conoces la verdad, guárdate de inquietar la mente de quienes no se encuentran preparados para recibirla, porque las enseñanzas inoportunas o prematuras los apartarían de la acción, en la cual logran ver la verdad a medidas, y permanecerían confusos.
Así pués, dispónte a luchar, oh Arjuna!; deja la responsabilidad a quien pertenezca, y, libre de egoísmo, con la mente fija en el Ser, entra en batalla.
Quienes depositen su fe en esta doctrina quedarán libres de la acción.
Pero quienes rechacen las enseñanzas de la Verdad y obren tergiversándolas, sufrirán la suerte de los ilusos y se encontrarán confundidos, sin lograr la paz.
El sabio busca todavía lo congruente con su naturaleza y obra de conformidad con ello.
Que cada cual cumpla su acción según su tendencia y de conformidad con las cualidades superiores de su carácter.
No sientas agrado ni desagrado por los objetos de los sentidos, porque tanto el apego como la aversión que nacen del deseo son obstáculos en el sendero, y el sabio evita introducir a estos enemigos en su campo.
Mejor es, oh Arjuna! cumplir con el propio deber, por humilde e insignificante que parezca, a entrometerse en el deber ajeno, por muy noble que éste parezca.
Mejor es morir en el cumpliendo del propio deber, que triunfar cumpliendo por el deber de otro.
Porque el deber ajeno está lleno de peligros.
Realiza la tarea que tienes delante. Cuando estés preparado para llevar a cabo otra de mayor empeño, ya se te ofrecerá igual oportunidad.
(Bhagavat Gita)

Musica per vecchi animali

Danza nel disegno degli astri
con la farfalla che vive cento anni in un pomeriggio
con il pesce fuori dall'acqua
e l'insetto tagliato a metà
l'ultimo battito d'ala
poichè è uguale il dono
nell'eternità e negli istanti
ma prima che l'ora sia giunta
guai a chi separa gli amanti

..l'anno sta per finire professore, e tutto per arrivare fino a qui..
- Ancora! Adesso come allora.. a chi sparate, stupidi?
66 anni ho detto sessantasei, e ora l'aria é cosi piena di fantasmi, questi nomi, i miei allievi o figli o compagni, o volti di una stazione d'agosto.
Sui muri scrivono gl'innamorati e i condannati a morte.
Aktenus, da questo geroglifico saprete della mia povera civiltá.
In questa cittá essi dormivano, morivano, comunicavano tra loro con parole, una di esse, a volte due, esprimeva il concetto d'individualitá, di persona, e si chiamava nome, soprannome, indicava la classe e la sottoclasse dell'animale. Chiamarsi tra loro con queste parole era una specie di musica, una musica con cui questi animali si riconoscevano, milioni e milioni di anni fa.

domenica 2 marzo 2008

JUICIOS DEL PREDICADOR EN TORNO A LA EXISTENCIA HUMANA (3.1--12.8)

Todo tiene su tiempo,
y todo lo que se quiere debajo del cielo tiene su hora:

Tiempo de nacer
y tiempo de morir,
tiempo de plantar
y tiempo de arrancar lo plantado,

tiempo de matar
y tiempo de curar,
tiempo de destruir
y tiempo de edificar,

tiempo de llorar
y tiempo de reir,
tiempo de hacer duelo
y tiempo de bailar,

tiempo de esparcir piedras
y tiempo de juntarlas,
tiempo de abrazar
y tiempo de abstenerse de abrazar,

tiempo de buscar
y tiempo de perder,
tiempo de guardar
y tiempo de tirar,

tiempo de rasgar
y tiempo de coser,
tiempo de callar
y tiempo de hablar,

tiempo de amar
y tiempo de aborrecer,
tiempo de guerra,
y tiempo de paz.

¿Qué provecho obtiene el que trabaja de aquello en que se afana?

He visto el trabajo que Dios ha dado a los hijos de los hombres para que se ocupen en él.

Todo lo hizo hermoso en su tiempo, y ha puesto eternidad en el corazón del hombre, sin que este alcance a comprender la obra hecha por Dios desde el principio hasta el fin.

Sé que no hay para el hombre cosa mejor que alegrarse y hacer bien en su vida,
y también que es don de Dios que todo hombre coma y beba, y goce de los beneficios de toda su labor.
Sé que todo lo que Dios hace es perpetuo:
Nada hay que añadir ni nada que quitar.
Dios lo hace para que delante de él teman los hombres.

Lo que antes fue, ya es,
y lo que ha de ser, fue ya;
y Dios restaura lo pasado.

Vi más cosas debajo del sol:
en lugar del juicio, la maldad;
y en lugar de la justicia, la iniquidad.

Y dije en mi corazón: «Al justo y al malvado juzgará Dios; porque allí hay un tiempo para todo lo que se quiere y para todo lo que se hace».

Dije también en mi corazón: «Esto es así, por causa de los hijos de los hombres, para que Dios los pruebe, y vean que ellos mismos son semejantes a las bestias».

Pues lo mismo les sucede a los hijos de los hombres que a las bestias: como mueren las unas, así mueren los otros, y todos tienen un mismo aliento de vida. No es más el hombre que la bestia, porque todo es vanidad.

Todo va a un mismo lugar;
todo fue hecho del polvo,
y todo al polvo volverá.

¿Quién sabe si el espíritu de los hijos de los hombres sube a lo alto, y el espíritu del animal baja a lo hondo de la tierra?

Así, pues, he visto que no hay cosa mejor para el hombre que alegrarse en su trabajo, porque esa es su recompensa; porque, ¿quién lo llevará para que vea lo que ha de venir después de él?

Eclesiastés 3 (Santa Biblia, Ed. Reina-Valera 1995)

sabato 1 marzo 2008

Visur Vatnsenda-Rosu



My eyes and your eyes
Oh those beautiful stones
Mine was yours and yours was mine
You know what I mean
Long is since I saw him
Truly fair he was
All that may adorn a man
Most of the people carried him
You I long for most of all
Heavy with the flood of tears
Oh that I never had seen you
Dear beloved friend