giovedì 28 febbraio 2008

LE POUVOIR DE L'ENGAGEMENT

Tant que nous ne nous engageons pas surgit le doute et il existe la possibilité de se rétracter et toujours l'inefficacité. En ce qui concerne tous les actes d'initiative (et de créativité), il est une vérité élémentaire dont l'ignorance fait avorter d'innombrables idées et projets splendides:<<dès l'instant ou quelqu'un s'engage définitivement, la providence se met également en marche>>.

Toutes sortes de choses qui sinon n'auraient jamais eu lieu se mettent en oeuvre pour nous aider. Un flux d'évènements, de situations et de décisions crée en notre faveur toutes sortes s'incidents imprévus, de rencontres et d'aides matérielles que nous n'aurions jamais rêvé de rencontrer sur notre chemin...

<<Tout ce que tu peux faire ou rêver, tu peux le commencer.L'audace referme en soi génie, pouvoir et magie>>.

(Goethe)

mercoledì 27 febbraio 2008

Mira, Padre mio (dice Jesucristo) perseguida por la desgracia,
el alma yerra sobre la tierra, lejos del espíritu.
Ella busca escapar del odioso caos;
Ella no sabe como atravesarlo.
A causa de esto, Padre, envíame,
yo descenderé; portando los sellos.
Yo cruzaré todos los océanos;
yo develaré todos los Misterios;
yo denunciaré las formas de Dios
y con el nombre de GNOSIS
transmitiré los secretos
de la Santa Vía.
Texto Gnóstico
del siglo II

martedì 26 febbraio 2008

Ausencia



non ce l'ho piú il coraggio di chiamarti.
soprattutto perché non ho da dirti niente di speciale.
volevo che costruissimo insieme dei momenti speciali.
improvvisando.
non ti posso promettere cose che non so.
so solo che tu non ci sei.


cosí quando qualcuno dirá meglio tardi che mai, sapró che troppo tardi é uguale a mai.

e non ci saranno piú stupidi sogni che solo tu sai trasformare in realtá.
non ci sará piú realtá tanto stupida come i sogni.
e neanche potró dirti piú di non bere troppo, né tu di non fumare, perché non fumo piú da due anni.

sono passati due anni.
ed io sono rimasta qua, a crescere, a farmi bella, a sorridere alle rughe, a vedere i film sugli zingari, e pregare per tutti i soldatini.

e tu sei andato fino in America, nei campamenti indiani a colorare la pelle ai guerrieri.

Baby you can never hold back spring



Trailer de La Tigre e la Neve

lunedì 25 febbraio 2008

Ven, ven, quien quiera que seas,
religioso, infiel, hereje o pagano;
aunque hayas hecho cien promesas
y cien veces las hayas roto,
¿que importa?
esta puerta no es la puerta
de la desesperanza y la fustración.
Esta puerta está abierta a todos
ven de nuevo, ven.

(Rumi)


I Veda riguardano il dominio dei tre guna delle tre qualità o modi; ma tu dalle tre qualità diventa libero, o Arjuna; renditi libero dalle coppie degli opposti, col volere fermo alla somma realtà, senza curarti di acquistare e conservare, padrone del tuo vero Sé.

In quel modo che si può dire vi sia utilità in una cisterna sita in un luogo che sia da ogni parte inondato dalle acque, in questo stesso modo vi può essere utilità in tutti i Veda per il Brahmano che è in grado di intendere.
Tu hai un diritto particolare o privilegio relativo alla condizione umana all'azione, ma in nessun caso un diritto ai suoi frutti; non essere come uno che dipende dal frutto del karma; e non sia in te neanche attaccamento alcuno alla non-azione.
Ben saldo nello Yoga, compi le opere tue, o possessore della ricchezza, dopo aver messo da parte l'attaccamento, con la stessa disposizione d'animo rimanendo, nel successo e nella sconfitta: la mente in equilibrio continuo di indifferenza, ha il nome di yoga.

Di gran lunga inferiore è il puro e semplice agire all'equilibrio dell'intelletto aggiogato, o possessore della ricchezza; nell'intelletto cerca rifugio; tali da destare pietà son coloro che vanno alla ricerca del frutto del loro agire.

Colui che ha raggiunto l'equilibrio dell'intelligenza aggiogata elimina anche in questo mondo tutti e due, il bene e il male. Lotta dunque per realizzare lo yoga; lo yoga è abilità nell'agire.
I saggi che, rinunciando al frutto, prodotto dal loro agire, realizzano l'unione del loro spirito con l'essenza divina del mondo, dal legame delle nascite liberati, raggiungono una condizione stabile o dimora al di là di ogni male.

Allorché il tuo intelletto attraverserà la pienezza della delusione, allora appunto perverrai al disgusto per ciò che deve essere udito e per ciò che è stato udito.

Allorchè il tuo intelletto, che è disorientato dalla sruti, si ergerà fermo ed immoto nella somma coscienza, allora appunto raggiungerai lo yoga.
(Bhagavad Gita - cap. Teoria Samkhya)

domenica 24 febbraio 2008

Sesso, consolazione della miseria!

Sesso, consolazione della miseria!
La puttana è una regina, il suo trono
è un rudere, la sua terra un pezzo
di merdoso prato, il suo scettro
una borsetta di vernice rossa:
abbaia nella notte, sporca e feroce
come un'antica madre: difende
il suo possesso e la sua vita.
I magnaccia, attorno, a frotte,
gonfi e sbattuti, coi loro baffi
brindisi o slavi, sono
capi, reggenti: combinano
nel buio, i loro affari di cento lire,
ammiccando in silenzio, scambiandosi
parole d'ordine: il mondo, escluso, tace
intorno a loro, che se ne sono esclusi,
silenziose carogne di rapaci.
Ma nei rifiuti del mondo, nasce
un nuovo mondo: nascono leggi nuove
dove non c'è più legge; nasce un nuovo
onore dove onore è il disonore...
Nascono potenze e nobiltà,
feroci, nei mucchi di tuguri,
nei luoghi sconfinati dove credi
che la città finisca, e dove invece
ricomincia, nemica, ricomincia
per migliaia di volte, con ponti
e labirinti, cantieri e sterri,
dietro mareggiate di grattacieli,
che coprono interi orizzonti.
Nella facilità dell'amore
il miserabile si sente uomo:
fonda la fiducia nella vita, fino
a disprezzare chi ha altra vita.
I figli si gettano all'avventura
sicuri d'essere in un mondo
che di loro, del loro sesso, ha paura.
La loro pietà è nell'essere spietati,
la loro forza nella leggerezza,
la loro speranza nel non avere speranza.

(Pierpaolo Pasolini)
"El vasto mundo: una mota de polvo en el espacio.
Toda la ciencia de los hombres: palabras.
Los pueblos, los animales y las flores de los siete climas: sombras.
El resultado de tu meditación perpetua: nada"

Omar Khayyam (siglo XI)
Extraído del libro: "Rubaiyat"

Los más hermosos nombres de Allah

“¿ Es que no ves que a Allah lo glorifican
cuantos están en los cielos y en la tierra,
así como las aves desplegadas en el aire?
Cada uno conoce su propia oración
y su forma de glorificar.
Allah sabe lo que hacen.”
(Quran 24:41).

sabato 23 febbraio 2008

Questo é per te

io lo so che tu ce l'hai giá il tuo orsacchiotto, e che si chiama Wolfgang, che tra l'altro mi fa venire in mente uno schifoso perverso che era insieme a un'amica mia, e che c'aveva il vizio di vestirsi da vecchia e di far travestire tutti gli ospiti che riusciva ad attirare a casa sua.

Forse per questo ti regalo questo.
Ha un pó la faccia da Hiroshi San, o qualcosa del genere, sei te l'esperto in Toshiba, e cineserie giappoclastiche.
É proprio come te, elegante e sobrio.
Volevo prendergli un Mac Book, ma non l'ho trovato.

Se sei felice su un albero, sei una mela.
I love You.

creemos que lo racional lo es todo.
que tiene el amor de racional?

pedimos demostraciones:
existe Dios? demuestramelo!
me amas? demuestramelo!

el que ama desde el silencio, indeclarado, a caso ama menos?
el que por no romper la felicidad de otro, se queda detrás del escenario, amando, ama menos?

y si fuera la racionalidad, un defecto de nuestro ordenador pensante, que por no tener un programa que pueda leer otros formatos, nos transforma todo con esos codigos intelectuales?

con que organos amamos?

venerdì 22 febbraio 2008

ma proprio carini



http://www.billysband.ru/eng/news.htm

mercoledì 20 febbraio 2008

mo me metto zotto er zole..e prendo du raggi.
(Coupé)

martedì 19 febbraio 2008

Stizzoso, mio stizzoso
voi fate il borioso,
ma non vi può giovare.
Bisogna al mio divieto
star chetò, e non parlare.
Z... Serpina vuol così.
Cred'io che m'intendete,
dacché mi conoscete
son molti e molti dì.

(La serva padrona - G.B. Pergolesi)
Dentro de poco te hablaré de la altura fuera del interior y dentro del exterior.
(Pistis Sophia, Jesús a Tomás)

Questa é l'unica Milano che conosco



quella che brucia dentro di me

Ha grandi ali l'uccello del Sole


para que el pavo baile, toca.

domenica 17 febbraio 2008

perché non venisti

Honky Tonk Woman

sabato 16 febbraio 2008

L' infernaccio della cittá


Le finestre frantumarono l' infernaccio della città
in minuscoli infernucci succhianti con le luci.
Rossicci diavoli, si impennavano le automobili,
facendo esplodere le trombe proprio sull' orecchio.

E là, sotto l' insegna con le aringhe di Kerc,
un vecchietto stravolto cercava tastoni i suoi occhiali
e ruppe in lacrime quando, nel tifone del vespro,
un tram di rincorsa sbattè le pupille.

Nei buchi dei grattacieli, ove ardeva il minerale
e il ferro dei treni ingombrava il passaggio,
un aeroplano lanciò un grido e cadde
là dove al sole ferito colava l' occhio.

E allora ormai - sgualcite le coltri dei lampioni -
la notte si diede al piacere, oscena e ubriaca,
mentre dietro i soli delle vie in qualche luogo zoppicava,
non necessaria a nessuno, la flaccida luna.
V. Majakòvskij

La Curacion - Franco Battiato

PARA QUE YO NO TE CONOZCA TAN PRONTO


Allah - EL Adorado

Para que yo no te conozca tan pronto, juegas conmigo.
Me ciegas con tus repentinas risas para que no te vea tus lágrimas...
Conozco, conozco tu arte. ¡Nunca dices lo que quieres decir!

Por miedo a que yo no te tenga en lo que vales,
me evitas de mil modos. Te apartas de la multitud
para que yo no te confunda con ella...
Conozco, conozco tu arte.¡Nunca vas por donde quisieras ir!

Como puedes más que nadie sobre mí, te callas.
Me dejas mis regalos con descuido juguetón...
Conozco, conozco tu arte. ¡Nunca aceptas lo que quisieras aceptar!

RABINDRANATH TAGORE

venerdì 15 febbraio 2008


Libera l'Amore
o liberatene per sempre

(Zucchero)

TE DESEO


Te deseo primero que ames y que
amando, también seas amado(a).

Y que, de no ser así, seas breve en olvidar y
que después de olvidar, no guardes rencores.
Deseo, pues, que no sea así, pero
que si es, sepas ser sin desesperar.

Te deseo también que tengas amigos, y que,
incluso malos e inconsecuentes, sean
valientes y fieles, y que por lo menos haya
uno en quien puedas confiar sin dudar.

Y porque la vida es así, te deseo también
que tengas enemigos. Ni muchos ni pocos,
en la medida exacta, para que, algunas
veces, te cuestiones tus propias certezas.

Y que entre ellos, haya por lo menos uno que
sea justo, para que no te sientas demasiado seguro.
Te deseo además que seas útil, más no
insustituible. Y que en los momentos malos,
cuando no quede más nada, esa utilidad sea
suficiente para mantenerte en pie.

Igualmente, te deseo que seas tolerante; no
con los que se equivocan poco, porque eso
es fácil, sino con los que se equivocan mucho
e irremediablemente, y que haciendo buen
uso de esa tolerancia, sirvas de ejemplo a otros.

Te deseo que siendo joven no madures
demasiado de prisa, y que ya maduro, no
insistas en rejuvenecer, y que siendo viejo
no te dediques al desespero. Porque cada
edad tiene su placer y su dolor y es
necesario dejar que fluyan entre nosotros.

Te deseo de paso que seas triste. No todo el
año, sino apenas un día. Pero que en ese día
descubras que la risa diaria es buena, que la
risa habitual es sosa y la risa constante es malsana.

Te deseo que descubras, con urgencia
máxima, por encima y a pesar de todo, que
existen, y que te rodean, seres oprimidos,
tratados con injusticia y personas infelices.

Te deseo que acaricies un gato, alimentes a
un pájaro y oigas a un jilguero erguir
triunfante su canto matinal, porque de esta
manera, te sentirás bien por nada.

Deseo también que plantes una semilla, por
más minúscula que sea, y la acompañes en
su crecimiento, para que descubras de
cuántas vidas está hecha un árbol.

Te deseo, además, que tengas dinero,
porque es necesario ser práctico. Y que por
lo menos una vez por año pongas algo de
ese dinero enfrente a ti y digas: "Esto es
mío", sólo para que quede claro quién es el dueño de quién.

Te deseo también que ninguno de tus afectos
muera, pero que si muere alguno, puedas
llorar sin lamentarte y sufrir sin sentirte culpable.

Te deseo por fin que, siendo hombre, tengas
una buena mujer, y que siendo mujer,
tengas un buen hombre, mañana y al día
siguiente, y que cuando estén exhaustos y
sonrientes, aún sobre amor para recomenzar.

Si todas estas cosas llegaran a pasar, no
tengo más nada que desearte.
VICTOR HUGO

giovedì 14 febbraio 2008

Dora Markus

Fu dove il ponte di legno
mette a porto Corsini sul mare alto
e rari uomini, quasi immoti, affondano
o salpano le reti. Con un segno
della mano additavi all'altra sponda
invisibile la tua patria vera.
Poi seguimmo il canale fino alla darsena
della città, lucida di fuliggine,
nella bassura dove s'affondava
una primavera inerte, senza memoria.
E qui dove un'antica vita
si screzia in una dolce
ansietà d'Oriente,
le tue parole iridavano come le scaglie
della triglia moribonda.
La tua irrequietudine mi fa pensare
agli uccelli di passo che urtano ai fari
nelle sere tempestose:
è una tempesta anche la tua dolcezza,
turbina e non appare,
e i suoi riposi sono anche più rari.
Non so come stremata tu resisti
in questo lago
d'indifferenza ch'è il tuo cuore; forse
ti salva un amuleto che tu tieni
vicino alla matita delle labbra,
al piumino, alla lima: un topo bianco,
d'avorio; e così esisti!
2
Ormai nella tua Carinzia
di mirti fioriti e di stagni, china sul bordo sorvegli
la carpa che timida abbocca
o segui sui tigli, tra gl'irti
pinnacoli le accensioni
del vespro e nell'acque un avvampo
di tende da scali e pensioni.
La sera che si protende
sull'umida conca non porta
col palpito dei motori
che gemiti d'oche e un interno
di nivee maioliche dice
allo specchio annerito che ti vide
diversa una storia di errori
imperturbati e la incide
dove la spugna non giunge.
La tua leggenda, Dora!
Ma è scritta già in quegli sguardi
di uomini che hanno fedine
altere e deboli in grandi
ritratti d'oro e ritorna
ad ogni accordo che esprime
l'armonica guasta nell'ora
che abbuia, sempre più tardi.
È scritta là. Il sempreverde
alloro per la cucina
resiste, la voce non muta,
Ravenna è lontana, distilla
veleno una fede feroce.
Che vuole da te? Non si cede
voce, leggenda o destino...
Ma è tardi, sempre più tardi.

(Eugenio Montale)

Blue Valentines



She sends me blue valentines
All the way from Philadelphia
To mark the anniversary
Of someone that I used to be
And it feels just like theres
A warrant out for my arrest
Got me checkin in my rearview mirror
And I'm always on the run
Thats why I changed my name
And I didn't think you'd ever find me here

To send me blue valentines
Like half forgotten dreams
Like a pebble in my shoe
As I walk these streets
And the ghost of your memory
Is the thistle in the kiss
And the burgler that can break a roses neck
It's the tatooed broken promise
That I hide beneath my sleeve
And I see you every time I turn my back

She sends me blue valentines
Though I try to remain at large
They're insisting that our love
Must have a eulogy
Why do I save all of this madness
In the nightstand drawer
There to haunt upon my shoulders
Baby I know
I'd be luckier to walk around everywhere I go
With a blind and broken heart
That sleeps beneath my lapel

She sends me my blue valentines
To remind me of my cardinal sin
I can never wash the guilt
Or get these bloodstains off my hands
And it takes a lot of whiskey
To take this nightmares go away
And I cut my bleedin heart out every nite
And I die a little more on each St. Valentines day
Remember that I promised I would
Write you...
These blue valentines
blue valentines
blue valentines

All'una trentacinque circa



Vinicio Capossela

mercoledì 13 febbraio 2008

Ser o no ser... He ahí el dilema.
¿Qué es mejor para el alma,
sufrir insultos de Fortuna, golpes, dardos,
o levantarse en armas contra el océano del mal,
y oponerse a él y que así cesen? Morir, dormir...
Nada más; y decir así que con un sueño
damos fin a las llagas del corazón
y a todos los males, herencia de la carne,
y decir: ven, consumación, yo te deseo. Morir, dormir,
dormir... ¡Soñar acaso! ¡Qué difícil! Pues en el sueño
de la muerte ¿qué sueños sobrevendrán
cuando despojados de ataduras mortales
encontremos la paz? He ahí la razón
por la que tan longeva llega a ser la desgracia.
¿Pues quién podrá soportar los azotes y las burlas del mundo,
la injusticia del tirano, la afrenta del soberbio,
la angustia del amor despreciado, la espera del juicio,
la arrogancia del poderoso, y la humillación
que la virtud recibe de quien es indigno,
cuando uno mismo tiene a su alcance el descanso
en el filo desnudo del puñal? ¿Quién puede soportar
tanto? ¿Gemir tanto? ¿Llevar de la vida una carga
tan pesada? Nadie, si no fuera por ese algo tras la muerte
—ese país por descubrir, de cuyos confines
ningún viajero retorna— que confunde la voluntad
haciéndonos pacientes ante el infortunio
antes que volar hacia un mal desconocido.
La conciencia, así, hace a todos cobardes
y, así, el natural color de la resolución
se desvanece en tenues sombras del pensamiento;
y así empresas de importancia, y de gran valía,
llegan a torcer su rumbo al considerarse
para nunca volver a merecer el nombre
de la acción. Pero, silencio... la hermosa Ofelia ¡Ninfa,
en tus plegarias, jamás olvides mis pecados!

Fragmento de Hamlet
De William Shakespeare.
Acto III, escena I.

Tom reads Hank

Un discorso in generale



Come fa la tua pelle a sapere di pesca
Per tutta la settimana
Come fa la tua pelle a sapere d'arancia
D'arancia siciliana
Qualcuno qualcuno dovrebbe spiegarmi chi sei veramente
Perche' io non lo chiedero' mai a te a te direttamente
Perche' io non lo chiedero' mai a te direttamente
Come fa quel tuo sguardo a puntare il futuro
E a fermarsi su tutte le cose
E a passare attraverso quel mondo incantato
E arrivare alla fine del mese
Nessuno ancora nessuno e' riuscito a spiegarmi
Chi sei veramente e mi sa che un bel giorno lo chiedero'
A te a te direttamente
Un bel giorno lo chiedero' a te a te direttamente
Ma per adesso e' come stare al ristorante
Chiedere il conto senza avere in tasca niente
Mi hai allagato il cuore e te lo voglio dire cosi'
Tanto per fare un discorso in generale
E tutto questo e' come stare al ristorante
Se non hai niente da dire non dire niente
Una di rosso e mezza naturale cosi
Per continuare quel discorso in generale
Come fanno le mani a resistere ancora
E a non stringerti fino a morire
Come fanno le parole a seguirsi intrecciarsi fino a sparire
Come fa la tua voce a cantare la pioggia che cade
Il vento il sereno
La tua voce a toccare a sfumare nei colori dell'arcobaleno
La tua voce a toccare a sfumare nella luce
Dell'arcobaleno
Ma tutto questo e' una questione di pazienza
Come aspettare col sorriso una sentenza
Come parlare del disordine mondiale cosi
Tanto per fare un discorso in generale
E tutto questo e' come stare al ristorante
Se non hai niente da dire e vabbe' non dire niente
Dimmi del mondo o leggimi il giornale
Cosi per continuare quel discorso in generale
Come fa la tua pelle a sapere di pesca
Per tutta la settimana
Come fa la tua pelle a sapere d'arancia
D'arancia siciliana

Carlo Fava/Noa/Solis String Quartet

Song for Chick



Polo Orti Group con Jorge Pardo

martedì 12 febbraio 2008

http://www.thecleverest.com/countdown.swf

You are my sister and I love you

lunedì 11 febbraio 2008

Vedrai vedrai - Luigi Tenco



Cuando por la noche vuelvo a casa
no tengo ni ganas de hablar
tu no me mires con esa ternura
como si fuera un niño que vuelve disilusionado
ya lo se, no es esta la vida
que soñaste hace tiempo para nosotros
verás, verás
verás que cambiará
puede que no sea mañana
pero un dia cambiará
verás, verás
no estoy acabado sabes
no se decirte como ni cuando
mas verás que cambiará
preferiria saber que lloras
que me regañaras por haberte desilusionado
y no verte siempre tan dulce
aceptar de mi todo lo que viene
me desespera el pensamiento de ti
y de mi que no se darte más
verás, verás...

pascal comelade


"Qualche tempo fa venni a conoscenza dell'opera di uno strano artista che, in tutta apparenza, pareva prendersi addirittura il fastidio di numerare le copie dei suoi propri dischi. Dischi particolari, che spesso riprendevano temi di autori insospettabili, da Kurt Weill a Tony Dallara, e li trasformavano in una partitura per congegno musicale. Conquistato dalla destrutturazione che egli operava della musica, cercai di ottenerne la collaborazione. Da allora però l'unica prova certa che mi pervenne della sua esistenza furono parole scritte su carta chimica. "Tutto ciò che riguarda l'Argot, la patafisica e il circo mi è caro", rispose su un foglio siglato con una spirale finale. Da quel momento ogni nostro ulteriore contatto avvenne soltanto per posta, compresa la sua partecipazione al disco Canzoni a manovella. Più tardi si presentò però l'occasione di un incontro. Il Festival di Mantova metteva a disposizione un luogo consono: il Teatro Scientifico Bibbiena, un'invenzione acustica inaugurata dal bambino prodigio W.A. Mozart. Tutto pareva ormai certo, ma a stretto giro di posta, una comunicazione annunciò l'impossibilità, per Comelade, di essere presente. Iniziai allora a dubitare della reale esistenza di questo geniale uomo, che si nutriva di cartoline, fax, spirali e dischi giocattolo. Un giorno però, di ritorno da una gita a Pamplona, ebbi occasione di visitare il Museo del Giocattolo di Figueras. La musica che accompagnava i visitatori era quella che ormai riconoscevo, era la petit musique di Pascal Comelade. Trasalii, chiesi informazioni, domandai... Mi dissero: "Comelade! Certo che esiste!" E per tutta prova mi venne mostrata una foto che lo ritraeva in una sua apparizione sonora. Fortificato da questa nuova testimonianza mi rifeci avanti... scrissi ancora e scrivendo mi espansi, profittando della lusinga di un invito e di un Premio da parte di un festival prestigioso, agognato a caso, dominato da un'intuizione occulta, mi allargai e invitai a mia volta... e infine pervenne una risposta, sempre in carta chimica. Era d'assenso! Diceva anzi: "E' ormai chiaro che non posso più rifiutare! Mandatemi i pezzi, per posta s'intende!" e ancora postscriveva un'ultima spirale. E allora come se mi fosse saltato al collo, compresi l'intima natura di quel segno che non si sa se abbracci o se strozzi, quando si ha la ventura di averlo addosso." (V. Capossela)

I pianoforti di Lubecca


Ho sentito dire che esiste a Lubecca un grande capannone dove vengono tenuti i pianoforti che non si usano più. Me li immagino lì, polverosi e scordati. Perché i pianoforti sono fatti così, se ci si scorda di loro, loro a loro volta si scordano... questa canzone racconta di un corteggiamento tra due pianoforti.
(V. Capossela)

domenica 10 febbraio 2008


Exodo - Mexico (Sebastião Salgado)

Cuando a cabeza fode hasta ya reventar



Cuando a cabeza fode..
O bixo vai pegar…

La segunda noche de bodas


Maria trovò una bicicletta senza gomme nel campo dei meloni e ci andò sopra, e mentre pedalava saltò in aria. Aveva 9 anni e fece una gran luce.

Conquest - The White Stripes

Lucy in the sky with diamonds


Cuando la NASA inició el lanzamiento de astronautas, descubrieron rápidamente que los bolígrafos no funcionarían con gravedad cero.
Para combatir este problema, los científicos de la NASA, contrataron a la gente de Accenture (entonces, Andersen Consulting), como asesores-consultores, para estudiar el problema. Emplearon una década y 12.000 millones de dólares desarrollando un bolígrafo que escribiese con gravedad cero, hacia arriba y hacia abajo, bajo el agua, en prácticamente cualquier superficie, incluido el cristal y en un rango de temperatura desde por debajo de cero hasta más de 300ºC.

Los rusos utilizaron un lápiz.

La donna cannone



Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
giuro che lo farò
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò
quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà
senza passare per la stazione l'ultimo treno prenderà
in faccia ai maligni e ai superbi
il mio nome scintillerà
dalle porte della notte
il giorno si bloccherà
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
dalla bocca del cannone una canzone esploderà
e con le mani amore
per le mani ti prenderó
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura
se non sarò bella come dici tu
e voleremo in cielo
in carne ed ossa
non torneremo più
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via
così la donna cannone
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò
tutti chiusero gli occhi
l'attimo esatto in cui sparì
altri giurarono spergiurarono che non erano mai stati li
e con le mani amore
per le mani ti prenderò...
(F.De Gregori)

Ahora en agosto, realmente no me acordaba del aniversario, pero lo que dura siempre no se cuenta de año en año..
(Frida Kahlo - Diario)




Dos escaleras existen
en el fondo de mi Ser:
si por una al descender
me voy acercando al suelo,
la otra me indica el cielo;
entre ambas he de escoger.
Al final de la primera
todo es ya serenidad:
se terminó la ansiedad
pero también la esperanza,
y en irrimediable alianza,
con patetica verdad,
para siempre se confunden
el helado pensamiento
y la nada...un desaliento
todo el cerebro invadido;
el ser no tiene sentido
es sólo un experimento
de la cambiante materia
Ay suelo desolador!
¿Porqué congelé mi ardor,
y descendí la escalera?
Si por la otra yo ascendiera
tal vez me fuese mejor
Es más dificil subir;
el corazón se sofoca,
y en cada peldaño toca
espacios que son locura...
Así se llega a la altura,
quisiera volverme loca!

(Frida Kahlo - copiado en la casa azul de Coyoacán)

giovedì 7 febbraio 2008

Sull'Amore e il suo mistero

Mi chiedi chi ama davvero? Chi è in preda alle pene.
E quale organo scherza quando il cuore è ansioso?
La medicina che cura l'amore non si trova dall'erborista:

resta un mistero divino al pari dell'astrolabio.
Correte pure, insensati, rincorrendo passioni effimere,

ma guai a voi se l'Amore regale d'improvviso vi ghermisce.
Ma come pretendete che quell'Amore sia descrivibile,
se spesso ci fa vergognare delle nostre stesse parole?
Pensate che le parole ve lo rendano più presente,
mentre quell'Amore è bello come Mistero inesplicabile?
Certo, corre la penna mentre vergo queste sue lodi,

ma se scrivo di quell'Amore la sua punta si spezza.
Ecco, guai a scrivere sull'amore sublime!
S'infrange la penna, e la pergamena si lacera.
L'intelletto s'affanna, eppur non lo comprende:
sì, solo l'Amore spiega quel suo mistero agli amanti.
Potrebbe forse il Sole splendere senza Luce?

O mia Lampada, se lo scorgi non distogliere lo sguardo.
La sua traccia è resa manifesta dalle ombre,
ma solo il suo splendore ha alito di vita.
L'ombra induce al riposo, come le confidenze serali,
ma quando il Sole sorge all'alba la Luna viene spaccata.
Nulla al mondo ferisce più nel profondo,
ma il Sole dell'Anima mia non tramonta e non ha passato.
Il cielo di questo mondo ci mostra un unico sole,

ma un cielo dai soli molteplici chi ci vieta d'immaginarlo?
Eppure il Sole dell'Amata non s'interseca col firmamento:

nessuno l'ha mai visto, né in astratto, né in concreto.
E' Amore d'Unione, essenza inconcepibile;
non lo comprende l'intelletto, né lo coglie lo sguardo.
breve sia dunque il mio dire. Addio!
(Moulânâ Rumi)

martedì 5 febbraio 2008

La noche es larga para el que no puede dormir; el camino es largo para el que está cansado.
Para el que no conoce la enseñanza, la inquietud es grande. (Dhammapada)

Hay dos tipos de viajeros en la vida:
los que parten y los que vuelven.
Los primeros miran el mapa,
los segundos miran el espejo.

domenica 3 febbraio 2008

Troppe lettere d'amore non sono mai abbastanza



Ciao GIOIA,
devi capire AMORE MIO che ogni volta che ti scrivo, mentre ti scrivo, ora, il mio cuore fatica a reggere l'emozione, fatica a non entrare in blocco dall'aumento della frequenza dei battiti.
Oggi sono infastidito dall'essere umano, il virus letale del mondo.
Quanto è distruttivo l'uomo, non fa parte della natura, la natura è armonia, si rigenera, reagisce alla distruttività, l'uomo no, non cerca la purezza nell'amore, ma tutto ciò che è in grado di contrastarla, non è più preda ne predatore, si annienta da sè, insegue costantemente la sofferenza, forse questo è l'unico istinto umano.
Ma fortunatamente esiste l'amore e il suo enorme potere, positivo, tremendamente influente e globale.
COME POSSO RINUNCIARE AD AMARTI ORA CHE TI AMO?
Sono obbligato a farlo, per me, per il mondo e per l'essere umano.
Non mi lasciare gioia, non ci lasciamo!
Io muoio per TE!
M.B.

Subida al Monte Carmelo

Para venir a gustarlo todo, no quieras tener gusto en nada.
Para venir a saberlo todo, no quieras saber algo en nada.
Para venir a poseerlo todo, no quieras poseer algo en nada.
Para venir a serlo todo, no quieras ser algo en nada.
Para venir a lo que no gustas, has de ir por donde no gustas.
Para venir a lo que no sabes, has de ir por donde no sabes.
Para venir a poseer lo que no posees, has de ir por donde no posees.
Para venir a lo que no eres, has de ir por donde no eres.
Cuando reparas en algo, dejas de arrojarte al todo.
Para venir del todo al todo, has de dejarte del todo en todo.
Y cuando lo vengas del todo a tener, has de tenerlo sin nada querer.
(San Juan de la Cruz)

*-*-*

Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
Per giungere al possesso del tutto, non voler possedere niente.
Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente.
Per giungere alla conoscenza del tutto, non cercare di sapere qualche cosa in niente.
Per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi.
Per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai.
Per giungere al possesso di ciò che non hai, devi passare per dove ora niente hai.
Per giungere a ciò che non sei, devi passare per dove ora non sei.
Quando ti ripari in qualcosa, lasciati abbandonare al tutto.
Per venire del tutto al tutto, devi lasciarti del tutto al tutto.
E quando arriverai ad averlo tutto, devi mantenerlo senza nulla volere.
(San Juan de la Cruz)
Dopo 4.000 anni il nostro amore riportera' gioia e serenita' nell'animo di chi ci stara' intorno e poi nel mondo intero.
M.B.

A tocchi a tocchi

Lelia Doura



Eu velida nom dormia Lelia Doura,
e meu amigo venia, edoi Lelia Doura.

Nom dormia e cuidava Lelia Doura,
e meu amigo chegava, edoi Lelia Doura.

E meu amigo venia, Lelia Doura,
e d'amor tam bem dizia edoi Lelia Doura.

E meu amigo chegava, Lelia Doura,
e d'amor tam bem cantava edoi Lelia Doura.

muito desejei amigo, Lelia Doura,
que vos tevesse comigo, edoi Lelia Doura.

Muito desejei amado, Lelia Doura,
que vos tevesse a meu lado, edoi Lelia Doura.

Leli, leli, par Deus, leli
Lelia Doura,
bem sei eu que nom diz leli,
edoi Lelia Doura.

Bem sei eu quem nom diz leli,
Lelia Doura,
demo x'é quem nom diz lelia,
edoi Lelia Doura.

Pedro Eanes Solaz
Séc. XIII

sabato 2 febbraio 2008

Hay que amar cada templo hindú, cada mezquita y cada iglesia. El islam y el cristianismo siguen sendas paralelas al hinduísmo porque Dios es uno; así, pues, se pueden transitar distintas vías, porque aquel que es llamado Krishna también es llamado Shiva, ése que llaman Cristo es lo mismo que Brahma o Alá o Rama, pués sólo hay un Absoluto que posee mil nombres. Los hindues llamamos al agua jal, los musulmanes la llaman pani y los cristianos water; pero la sustancia del agua es la misma, sólo varía quien la bebe y cómo la llama. (Ramakrisna)
*-*-*
Bisogna amare ogni tempio induista, ogni mosquea ed ogni chiesa. L'islam ed il cristianesimo seguono sentieri paralleli all'induismo perché Dio é uno; cosí, quindi, si possono transitare diverse vie, perché colui che é chiamato Krishna é anche chiamato Shiva, colui che chiamano Cristo é lo stesso che Brahma o Allah o Rama, posto che solo c'é un Assoluto che possiede mille nomi. Gli induisti chiamiamo l'acqua jal, i musulmani la chiamano pani ed i cristiani water; peró la sostanza dell'acqua é la stessa, solo cambia chi la beve e come la chiama. (Ramakrisna)

Cosa sono le nuvole



Que yo pueda ser maldito
si no te amo
y si es que así no fuese
no entendería ya nada
todo mi enloquecido amor
lo sopla el cielo
lo sopla el cielo
asì

ahh mas la hierba suavemente delicada
de un parfume que da los espasmos
ahh tu no hubieras nacido
todo mi enloquecido amor
lo sopla el cielo
lo sopla el cielo
asì

el atracado que sonrie
le roba algo a su atracador
mas el atracado que llora
se roba algo a si mismo
portanto yo les digo
hasta que sonreiré
tu no serás perdida

estas solo son palabras
y nunca he escuchado
que un corazón, un corazón roto
se cura con el oído
todo mi enloquecido amor
lo sopla el cielo
lo sopla el cielo
asì

(El texto original de Pier Paolo Pasolini)

venerdì 1 febbraio 2008

Al cinema

Deux perdus ne font pas un trouvé