domenica 31 luglio 2005

Elementare, Quim

Quiiiiiiim! Sei sveglio?

ciao gioia, sí dammi il tempo di un caffé, mi tolgo le lagagne dagli occhi e cago.

ok, hai mezz'ora. io preparo il pic-nic.

no, dai il pic-nic no, che andiamo in un hotel a 5 stelle, se ti vedono col pic-nic ti buttano fuori.

si, ma io devo seguire la mia dieta.

senti, lá c'é pure il ristorante naturalista.

ok, ok, allora porto solo la tabella, per vedere cosa posso mangiare.
anzi la lascio a casa e che mi facciano una insalata-macedonia.
mezz'ora ce la fai?

in mezz'ora faccio anche una rapina.

chiamo la Chiquita allora e le dico di mettersi il passamontagna sopra al costume.


If I was beautiful if I had the time they'd flock to me bathe me in the wine I know that's not the way I know that's not how things are to be (My baby left) (Gone gone) I was always looking and I held until the time began solo things come at me I look to see where loss had ran I can have the sun it come and touch me on my shoulder think of all the things that I could wish that i had told her I fly so high then fall so low (I fly so high, I fly so high) If I was beautiful If I had the time You would flock to me and bathe me in the wine I know that's not the way I know that's not how things are to be if I was like you with nothing to get around then everything would be beautiful as far as I can see you'd be sitting here with me 'till love's end I fly so high then fall so lowI fly so high then fall so low signs of love (I fly so high) away we could run (then fall so low) I can see the light come peering through the sky in my mind closing people come in but also lying on the floor I would hold you in my arms until we both are home I would hold you in my arms until we both are all alone

venerdì 29 luglio 2005

CERRADO POR VACACIONES

week-end libero

voglio la linda con la sua cabriolet che ci porta in giro a fare le fighe.
voglio il sole.
voglio l'erba voglio.
voglio essere il SuperEroe di qualcuno.
voglio un Vodka Sour e delle olive.
anzi. patatine.
datemi tutto o vi sparo.
poi magari vi sparo comunque.

giovedì 28 luglio 2005

Funeralizzando

e mi esce il pirla con un: sei sparita? non ti fai piú sentire..
ti sei spogliato due volte in una settimana che ci conosciamo, la seconda mi hai detto che se non ti scopo era l'ultima volta che ci vedevamo perché a te ti do i calentoni e poi faccio la mongotantrica, é normale che non ti chiamo piú. cosa cazzo ti chiamo a fare? non ti voglio scopare.
bla bla bla
sí adesso vuoi che ti faccio il menú al computer, e tu devi essere lí perché é piú veloce, ma vattinne vá. ma le caghi le scuse?
ma venerdí é frei tag, l'unica cosa che i tedeschi han fatto bene in vita loro creare il giorno libero, io non te lo faccio domani il cazzo di menú. ho da fare. devo andare in piscina. a prendere il sole. ho preso appuntamento e non ci son santi.
quell'altra che si fotte a un romano in austria (lei é austriaca) a capodanno e s'innamora. lei vive in africa, lui in italia. chattano. poi conosco anche due che si sono conosciuti in internet, due tedeschi: lui di berlino ovest, lei di berlino est. peró lui viveva in Sud America. É andato a prenderla a Berlino est, adesso lei vive con lui e la figlia fra Costa Rica, Colombia, Mexico, Germania, Italia, Spagna. Lui é un uomo d'affari. E un viaggiatore malato. Lei ha una figlia di quattro anni e ogni tanto lo aspettano in qualche appartamento affittato in riva al mare mentre lui lavora.
Io .. scrivo storie..

lunedì 25 luglio 2005

Y mientras mi hermana la está chupando en el baño de al lao

io non riesco a mettermi le mutande perché la casa é piena di uomini, e sono appena uscita dalla doccia coi pantaloncini dell'italia che stavano nel bagno, il reggiseno e la magliettina Mootatau.
La Morticia non si mette crema. Io mi sono cosparsa. Rossori dappertutto, che bene che si sta sotto l'acqua tiepida che ti tappa le orecchie e rinfresca la pelle bruciata. Il ricordo dei primi nove mesi. E ddai uno che si metta in doccia cosi tu te ne vai nell'altra stanza e m'infilo le mutande che son le nove quasi, scendiamo al porto che sta scendendo il sole, e ceniamo dal turco, quello che quando chiude si fa i narghilé, che sí che é amico mio, vedrai che bene che si mangia, si beve, tu portati 20 grammi. cosí ti rilassi un pó stasera.

Il segreto del mio successo

per un after di studio redditizio.

Biscotti Sballalinda - Tombolato Inc.biscotti Sballalinda - Tombolato Inc. funzionano!

Tombolato vuol dire fiducia.

domenica 24 luglio 2005

Energy (low batteries). Power Power Power

Mi dice la Maruzzé: sono andato a Rimini a ballare sto fine settimana.
Rispondo: io sono appena tornata da un rave di 24 hrs. Mi son pure bruciata, perché finito il rave ci siamo buttati in spiaggia (45 gradi) e ci siamo addormentati sotto il solleone, costa sud delle fortunate isole quasi africane.
Poi mi chiede: oh ma hai visto che disastro Sharm?
-No, guarda la televisione l'ho buttata in onore a un ex fidanzato che le riparava e a cambio sfasciava matrimoni.

Va bhe, comunque ti spiego - mi dice - sai cos'é Sharm El Sheik?
NO
Bisogna prenderla un pó indietro. Per esempio immaginati che tu ti chiami Desdemona ed io mi chiamo Maruzzella e siamo amici da tanti anni...
(secondo me Maruzzella proprio non ce la fa piú..
guarda l'ultima neura che aveva l'ha lasciata nel bicchiere di quello a cui ha rubbato la wodka in discoteca)

io come una deficiente non dico niente perché chiaramente c'ho la mascella ingessata e non riesco neanche a reagire. Per non parlare degli elaboratori che ci mettono un pó per analizzare la logica delle frasi, fra sti rimbombi di techno, fatto sta che m'ha mollato li cosí, con sto immaginati un esempio.

Chissá che cazzo di esempio sará mai, e cos'é che mi dovrá raccontare su sta capitale di villaggi turistici. É quello dell'immaginazione che non lo capisco molto: "immaginati" che tu ti chiami Desdemona, e che io mi chiami "Maruzzella" e fossimo amici da molti anni...

Secondo me fará la fine di Marzullo.

Feel like takin' my life (la Miss Kittin mi sbatte sú sú)

Mamma, ho deciso. Da grande voglio diventare una Linda

Baciami perugina!

le mamme tutto sanno e tutto capiscono.. ma sono un pò paracule

giovedì 21 luglio 2005

Il f.d.p. del capo vuole licenziarmi. Risposta:

Conversazione realmente registrata sulla frequenza di emergenza marittima
sul canale 106 a largo della costa di Finisterra (Galicia), tra galiziani e
americani, il 16 ottobre 1997.

Galiziani: (rumore di fondo) ... vi parla l'A-853, per favore, virate 15
gradi sud per evitare di entrare in collisione con noi. Vi state dirigendo
esattamente contro di noi, distanza 25 miglia nautiche.

Americani: (rumore di fondo) ... vi suggeriamo di virare 15 gradi nord per
evitare la collisione

Galiziani: Negativo. Ripetiamo, virate 15 gradi sud per evitare la
collisione.

Americani: (un'altra voce) Vi parla il Capitano di una nave degli Stati
Uniti d'America. Vi intimiamo di virare 15 gradi nord per evitare la
collisione.

Galiziani: Non lo consideriamo fattibile, ne conveniente, vi suggeriamo di
virare di 15 gradi per evitare di scontrarvi con noi.

Americani: (tono accalorato) VI PARLA IL CAPITANO RICHARD JAMES HOWARD, AL
COMANDO DELLA PORTAEREI USS LINCOLN, DELLA MARINA DEGLI STATI UNITI
D'AMERICA, LA SECONDA NAVE DA GUERRA PIU' GRANDE DELLA FLOTTA AMERICANA. CI
SCORTANO 2 CORAZZATE, 6 DISTRUTTORI, 5 INCROCIATORI, 4 SOTTOMARINI E
NUMEROSE ALTRE NAVI D'APPOGGIO. NON VI "SUGGERISCO" VI "ORDINO" DI CAMBIARE
LA VOSTRA ROTTA DI 15 GRADI NORD. IN CASO CONTRARIO CI VEDREMO COSTRETTI A
PRENDERE LE MISURE NECESSARIE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DI QUESTA NAVE..
PER FAVORE OBBEDITE INMEDIATAMENTE E TOGLIETEVI DALLA NOSTRA ROTTA !!!

Galiziani: Vi parla Juan Manuel Salas Alcantara. Siamo 2 persone. Ci
scortano il nostro cane, il cibo, 2 birre, e un canarino che adesso sta
dormendo. Abbiamo l'appoggio della stazione radio "Cadena Dial de La
Coruna" e il canale 106 di emergenza marittima.
Non abbiamo la più pallida idea di che posto abbiamo nella classifica dei
fari spagnoli.
Non ci dirigiamo da nessuna parte, visto che parliamo dalla terra ferma,
siamo nel faro A-853 di Finisterra sulla costa Galiziana.
Potete prendere le misure che considerate opportune e fare quel cazzo che
vi pare per garantire la sicurezza della vostra nave di merda che si
sfracellerà sulla roccia.Pertanto insistiamo di nuovo e vi suggeriamo di
fare la cosa più sensata e di cambiare la vostra rotta di 15 gradi sud per
evitare la collisione.

Americani: Bene, ricevuto, grazie.

giovedì 14 luglio 2005

una noche pa susana

1ºSUEÑITO:
No me acuerdo, como siempre. Me acuerdo que estaba con un chico que me gustaba pero muchisimo. Estaba enamorada, y le tocaba todo el tiempo: los brazos, el culo, la espalda..le cariciaba. El tenía unas llaves, y sólo yo sabia donde encajaban esas llaves.

Eran muchisimas llaves, pero yo conocia una mansion que se abria con esas llaves. Fuimos juntos. Una casa de esas llena de edera por encima de los muros, enorme, pero que había estado abandonada desde hace mucho tiempo.

(planeta tierra: El telefono me despertó, lo apagué, apagué el ordenador que por la noche lo dejo encendido y me volví a dormir)

En el segundo sueño, cogí el coche y tuve 2 accidentes. Muy leves, pero ambos por mi culpa, porque los frenos no funcionaban.

En uno de los accidentes, le dije a la mujer del otro coche que se aparcara para darle mi numero de seguro, pero ella se marchó. Después de un rato, entré en una tienda de zapatos y allí estaba la mujer, y dijo delante de todos (tampoco de manera muy escandalosa) que me habia escapado después de chocarle el coche. Le dije que no, que a lo mejor nos habiamos entendido mal, pero que si, que le iba a pagar.

mercoledì 13 luglio 2005

Ya viene el negro zumbon
Bailando alegre el baion
Repica la zambomba
Y llama a la mujer



Pic originally shot/selected by DesdemonaRabbit

Pink Freud

Guardiamo le stelle. Ma dove sono?
Rino stava per fare domino. E non nel senso di padrone.
Con un piede stava per far cadere tutto il sopramobile del tavolino Luigi XVI:
bottiglie, bottiglie e bottiglie. E bicchieri. Tutto mezzo pieno e mezzo vuoto.
Saltiamo coi salmoni della pasta. Sì, la pugilessa è morta. Ma noi non ce ne siamo accorti!

Ah Tonio Cartonio è vivo e pompa, pooooompaaaaa!

martedì 12 luglio 2005

Mezzasmile

Le scale scendevano.
Il morale era sotto i piedi.
Mi avevano tolto un osso della faccia e mi era rimasta deformata, come previsto, nella parte destra inferiore.
Mi spiegarono che con un periodo di duro esercizio, si poteva allenare la muscolatura in modo da poter adottare una posizione durante il giorno che simulerebbe le sembianze della mia faccia "normale", quella che ero stata abituata a vedere fino ad oggi.
Chiaramente avrebbe prodotto una tensione muscolare che avrebbe scatenato una serie di cambiamenti del tipo psico-somatici.
Dovevo rinunciare al brillare degli occhi per un tempo minimo di sette mesi, termine del quale lasso, sarebbe stato stabilito dalle mie capacitá mentali di adattamento.
Lavai l'osso con acqua ossigenata per pulirlo dal sangue, e me lo infilai nel setto nasale.
Guardai l'oceano e recitai 4 ave maria. Camminavo sotto il sole, mentre le barche seguivano devote l'imbarcazione che ospitava la vergine.
Nel paese in riva al mare era domenica, giorno divino.
Era giorno di benedizione e purificazione, in cui tutti si avvicinavano alla costa per inginocchiarsi e supplicare.

Vedevo a distanza sintetica, tuttavia distavo notevole altura dal livello zero.
Tutt'intorno i diavoli.
Bestemmiavano e si reprimevano nelle voglie di possedermi.
Ero travestita anch'io da diavolo, ma c'era qualcosa tra me e loro che non permetteva il compimento dei loro sozzi desideri e li limitava al'immaginazione.
Nemmeno si rendevano conto dell'osso della faccia fuori posto.
Per loro la deformitá era la conformitá.
Allora decisi di avvicinarmi al vulcano e cercare un diavolo piú audace.
Lo localizzai all'entrata. Decisi di scavare un passaggio alternativo per sorpassarlo e ci riuscii. Appena davanti, mi girai e gli domandai: mi stai seguendo? - mi sorrise, sapeva leggere in qualsiasi cervello sporco e rispose: sí.
Cambió direzione e si lasció seguire fino a raggiungere il posto in cui aspettava la mia seconda mossa.
Parliamo? - chiesi.
Sí - rispose nuovamente.
Aveva risposte a qualsiasi tipo di questione. Tutte congetture per lui. Brutto e maledettamente affascinante. Quasi grasso, spelato e peloso.
I miei complimenti, insulti o esposizioni lo lasciavano completamente indifferente. Il suo mezzo sorriso non lo abbandonava, ma il mio sguardo curiosamente lo trasformava a volte in un'espressione di repellenza. Mi faceva dubitare di tutto. Avevo la sensazione di voler essere approvata da lui. Stimata.
Volevo piacergli.
Mi lasció parlare. Rispose a tutte le mie domande ed ascoltó tutte le mie dichiarazioni.
In ultimo mi chiese sardonico: vuoi fare l'amore con me, non é cosí Desdemona?
Mi ero ficcata nella trappola. Ci ero andata con un lumino, cercandola solerte ed ora che ci ero arrivata dovevo trovare una via d'uscita.
Se rispondevo si, sarei finita sicuramente nei guai.
Se avessi detto no, avrei rinunciato a uno dei desideri piú impetuosi di questo piano.
Mi cavai l'osso dal naso e lo scrostai.
Guardai il diavolo dritto negli occhi e gli dissi: si é fatto tardi. Ci vediamo un altro giorno.
Ti accompagno all'ingresso. Ci vediamo presto.
Gli diedi un lungo bacio sulla guancia e scappai lenta.

On the wrong side

SENZA DENTI é come finiró
in un mondo di meraviglie chirurgiche.
Povera in materia e ricca di spirito
in un pianeta di vacuo capitalismo

giuro che non sono un pusher

e vado all'inferno.

lunedì 11 luglio 2005

sono una bestia?

mi si riempie il cuore di gratitudine quando sento mia mamma rimproverare mio padre:
"ma hai tirato fuori una bistecca per ognuno? ma lo sai che tua figlia ne mangia sette o otto!"

venerdì 8 luglio 2005

Ricordando dimentiche memorie

La canzone che ti mando la canta Maria Carta. Come potrai immaginare, a parte la mia estetica terronica, nonostante l'astio che sempre ho provato per gli isolani in generale, ho un'isola nel cuore che si chiama Sardegna. É l'isola di mia mamma. Ma ancor prima, é l'isola della Mamma di mia Mamma e di sua Mamma. Mia nonna sempre parlava dialetto. Non l'ho mai capito perché mia mamma ha spezzato la tradizione. Ora il poco di sardo che capisco, deriva da quand'ero piccina, prima che mia nonna morisse.
Com'é cambiata la vita da allora. Mio padre era un rivoluzionario, ed io ero orgogliosa di lui. Come vorrei che quel filo non si fosse spezzato. Era romantico mio padre. Ma Milano l'ha assorbito. Se non fosse morta mia nonna, e non dico fisicamente, se fosse rimasta viva dentro tutti noi, le cose non sarebbero mai andate cosi.
Non voglio diventare grande. Non voglio finire cosí, senza piú musica, senza piú fare i dolci, senza tempo per i bambini.
Ma d'altro canto non voglio nemmeno finire come il padre di mia figlia: troppo preso dalle sue arti.
Vorrei che mia nonna avesse aspettato qualche anno in piú. E mi avesse insegnato come si facesse ad equilibrarlo tutto. I dolci sardi, i genitori vecchi e malati, quattro figli, un marito e un figlio morti giovanissimi, i ferri da maglia, i grembiuli, i giocattoli, e sempre, quello che la preoccupava piú di qualsiasi altra cosa era il sorriso di chi le stava di fronte.
Questa canzone la cantavamo insieme. Io lei, mio padre e mio zio. Spero ti piaccia.

A su piccioccu miu
Di nanta generosu
Sa di chi non du biu
Mi pigara su nervosu
Trallalerallerállerállalera
Trallalerallerállerállerá

Trallalera lerá lerállalera
Trallalera lerá lerállallá

Arrescottu, arrescottu,
arrescottu saliu.
So soli chi dda cottu
a su piccioccu miu.

Trallalera lerá lerállalera
Trallalera lerá lerállallá

Piricoccu luxenti
bendint in Biddanoa
po fai crepai sa genti.
Beni, sezzidi innoa!

Trallalera lerá lerállalera
Trallalera lerá lerállallá

Arriu a bella arriu
Laxiammici passai
Te biri a core miu
No mi debbo distrai

Trallalera lerá lerállalera
Trallalera lerá lerállallá
Trallalera lerá lerállalera
Trallalera lerá lerállallá

Descubriendo Nuncajamás

Devi sapere che il giorno in cui il primo bambino sorrise per la prima volta, il suo sorriso si spezzó in mille frammenti.
I frammenti rorolarono via tutt'intorno sgambettando e cosí ebbero origine le fate.

(J.M. Barrie)

mercoledì 6 luglio 2005

Un Chimico - F. De André

Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è fosse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.

Sono la vostra vocalist

Io non me la sento proprio di postare quella specie di filastrocca.

martedì 5 luglio 2005

Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo la chiama farfalla.

(Lao Tse)

O Vudón

Ho viaggiato lungo molte strade,
Ed ho incontrato dei Rom felici.
Ditemi da dove arrivate
Con le vostre tende
Su queste strade del destino?
Oh, Rom,
Oh, giovani Rom.
Anch'io avevo una grande famiglia ,
Ma la Legione Nera l'ha sterminata;
Venite con me, Rom del mondo intero.
Percorreremo nuove strade.
E' ora , alziamoci,
E' venuto il momento di agire.
Oh, Rom,
Oh, giovani Rom.

Djelém djelém lungóne droméntsa, maladilém baxtalé Rroméntsa...

Egonomia

La caffeina si è suicidata.
L'esame è alle porte.
Risorsa umana tua sorella!

Letterina al portinaio

oggi ho pianto tanto. poi ho anche riso.
la padrona di casa mi ha regalato 60 euri. ha visto la disperazione per il danno della mia macchina che invece sí si é rotta, e il mio silenzio nella solitudine. ho deciso che con quei 60 euri compreró una casa delle bambole alla lullina. e ancora adesso che ci penso piango.
oggi il mio capo ha perso le chiavi della sua macchina, cosí mi ha chiesto in prestito la mia, e mi ha svuotato il serbatoio per andare a casa a prendersi la borsa per andare a giocare a tennis e il bambino che usciva dalla piscina.
ci sono rimasta cosí male. poi mi sento male, perché non é colpa del mondo se io non ce la faccio a starci dietro. per quello piango da sola e chiudo le finestre.
ma il mondo che mi sta attorno non é sensibile Portinaio. funzionano a dare e ricevere sprangate.

questa sera mi ha chiamata il Monscerino. mi ha chiesto di uscire a mangiare una pizza. avevo giá preparato le scuse da inventarmi per rifiutare, ma nel momento avevo voglia di stare con lui. parla troppo. non sta zitto un secondo e mischia 6 lingue. per quello rido di lui, e lui si offende. si offende perché é alto e grosso e brizzolato. ed é pure musicista. mica si puó ridere cosí a voce alta di un uomo.

c'ha le soluzioni per tutto. per i calli, per il mal di cuore, per l'anima, per l'eccesso di acido lattico nei muscoli, e per l'affogamento.

dice che in america ci sono i BMW con tre porte e i cinesi si son scopati tutte le italiane, mó la gente a little italy non ci va piú. stanno tutti a broadway.
sembra un vulcano logorroico. se lo senti non ci capisci un cazzo.
mi fanno male i polpacci per le scarpe di ieri. sai cosa mi ha detto?
"pigli le scipolle, e gli dai i colpi col frullatore. poi ce l'hai te la bara in casa?
- la bara?-
si, quella che ci sta in spiaggia per fare le mascarille
- ah, il barro (in italiano = argilla!)
ecco mescoli tutto e poi ci metti lo silophone
- xilophone? quello da suonare? -
ma no, dai, Desdemona, silofáno.
- Monscerino, che cazzo é? -
como un plastico grande di foglio.
-ah, il cellophane! -
ECCO SI, alora prendi la scipolla, mescolata con la bara, te lo picchi addosso, e poi ti avvolgi tutta con el cellophane, e vedrai che bbene che ti fa. perché la cipolla asciuga tutto l'acido e il barro ti secca."
guarda Portinaio, non smettevo di ridere. mi pisciavo e questo che va avanti e non lo ferma nessuno.
gli ho copiato un cd di Vinicio. e l'ho fatto mettere nella pizzeria napoletana dove siamo andati a mangiare. piena di foto di Maradona dappertutto. il pizzaiolo ha preso in mano un tamburello e abbiamo ballato insieme il ballo di san vito. gli stranieri pensavano che fosse qualche rito voodoo. una lesbica mi ha pure sorriso e non smetteva di fissarmi. il negro in piazza mi ha chiesto se poteva accompagnarmi a casa, ma siccome ero con st'omaccione, a un mio cenno nonnifero con la testa, ha mollato il colpo.
ero vestita di nero. pantaloni turchi e una maglietta cortissima con un cordone nero che mi faceva due volte il giro della vita.
i capelli crescono. ma la gente, piú che quello non vede.

buenas noches Portinaio, corazón. fai sa ninna fai sa nanna, drômmi tu core di mamma.

lunedì 4 luglio 2005

Ghiaccioli d'acqua distillata

thank you for forgetting me and your motorcycle.

thank you for each time you hurt and even don't realize it.
thank you for the old friendship, and all your blindness.

don't need you. even you are useless for your own self.

you better die. you and all your race.

because I love me.

Not an ordinary woman

Mezquina es la mente.
Y las conciencias de algunos.
Se han fosilizado tus sentimientos.
Tantos fueron los miedos, y tantos huéspedes hay dentro de mi que ya no soy gobernanta.
Ahora estoy gobernada.
Gobernada por la nada que habla.
Y circundada por cuerpos que no sienten.
Y las lagrimas se mezclan con las risas.
Con las risas y con el arroz.
Y tu cuerpo pide sueño.


Pic originally shot/selected by DesdemonaRabbit

Meschina é la mente.
E la coscienza di alcuni.
Si sono fossilizzati i tuoi sentimenti.
Tante furono le paure, e tanti ospiti ci sono dentro di me che giá non sono la governante.
Adesso sono governata.
Governata dal niente che parla.
E circondata da corpi che non sentono.
E le lacrime si mescolano con le risa.
Con le risa e con il riso.
E il tuo corpo chiede sonno.

domenica peggio. lunedì non ne parliamo.

...e con la forza conferitami dai vaffanculo, stronzo, testa di cazzo, ti ammazzo di botte, etc etc, che mi sono beccato domenica penserò a quanto sono coglione fino a martedì per essere ancora qui in bilico sulla fune, indeciso tra il lasciarmi cadere e decapitarmi o se continuare a fare l'equilibrista per il resto dei miei giorni.
Miao a tutti vuoi e buona settimana stronzi.

sabato 2 luglio 2005

sabato sfiga

...e con la forza conferitami da questi splendidi fegatini all'aglio starò sveglia fino lunedì per studiare come si redige un bilancio! Olè!
SATANAAAAAAAAAAA! ESCI DA QUESTI LIBRIIII!

La palla del giorno

non berro' mai più negroni.

Linda è matura

Ahhhh già! Oggi ci dobbiamo sposare!

buuuuuuuuuuuuurp!

BudinoLinda

venerdì 1 luglio 2005

Jazz y más

Ascolto Luis Salinas dala terrazza.
Non si sente un granché bene, ma mi lascio trasportare.
I was beautiful before knowing you.
I am beautiful after you left.

Difettuosi professionali

questa viene e vuole che le riservi un corso di Giapponese a Tokio, per la figlia diciannovenne, ospite di una famiglia, e per favore che sia una famiglia raccomandabile, che la bambina non é abituata
se no poi vuole tornare indietro
e il giapponese non lo impara piú
Signora, mi ringrazi se la interrompo,
ma guardi che i Giapponesi son una razza pericolosa
io le consiglio
che la metta in un residenza per studenti internazionali
- ma lei non sa com'é mia figlia?-

spero che le mutande non se le tolga pulite
-come si permette?-
signora lo dico per il suo bene
-ma cosa vuole, mica é una sporcacciona -
sará meglio che lo diventi se non vuole comprarsi un paio di mutande nuove ogni giorno
Gli Yellowjappo sono famosi collezionisti di mutandine
di teenagers gringhe
-ma che gringhe e gringhe, siamo europee -
sí ma la nonna era californiana ha detto
-ma che c'entra? -
signora faccia un pó come vuole. io il mio dovere l'ho fatto. ora veda lei

-senta, giá che sono qui ne approfitto per avvisarla:
se fate pubblicitá nella mia radio.. -
che c'ha una radio?
-no, peró vendo pubblicitá -
in una radio che non ha?
-si, ma fa lo stesso -
ah ecco, mbhe? che succede se facciamo pubblicitá nella sua radio?
-possiamo mettere in palio delle magliette, é fantastico, perché facciamo un concorso e i vincitori vengono qui da lei a ritirarle. -
ossia, faccio pubblicitá nella sua radio, e devo pure distribuirle le magliette ¿e che cazzo ci guadagno io?
-la pubblicitá -
ah a cambio della distribuzione?
-no, la pubblicitá la paga. -
e le magliette?
-le magliette le regaliamo a chi partecipa -
e io le distribuisco?
-si -
affarone eh?? qualcos'altro da sminchiare?
-no, per ora ho solo le magliette. -
guarda non mi interessa. ho giá fatto una volta pubblicitá nella radio per cui lavora. non dovevo nemmeno distribuire magliette, ma la gente non se la caga sta radio.
-non é vero. comunque io mi sono informata. mi hanno detto che l'ultima volta l'annuncio non l'hanno registrato i soliti locutori, ma una ragazza -
si, mi ricordo
bhe, questa ragazza aveva un accento fortemente tedesco, e lei sa com'é la gente di qui, vogliono sentire parlare la lingua del posto.
-senti, ma perché non inizi con la distribuzione delle magliette? -
in che senso?
-nel senso che l'altra volta l'annuncio l'ho registrato io. ti sembra che ho l'accento tedesco?
bhe si nota che sei qui da tanto, ma senza dubbio si sente che sei tedesca. -

tedesca sará tua nipote, dopo che il Giapponese pedofilo metterá incinta tua figlia e si trasferiranno a Mathausen. io non sono tedesca.
-e di dove sei? -
de La Victoria. Tenerife. ma tu no, no?
-no, io sono della penisola. Vicino Madrid. -
ah ecco. per quello che vendi magliette per la radio.

comunque non ti preoccupare per tua figlia. le troveró una buona sistemazione. sono 1200 euri. firma qui per favore.

¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿

Defectuosos profesionales

esta viene y quiere que le reserve un curso de japonés en Tokio,para la hija de diecinueve años, huesped en una familia, y por favor que sea una familia recomendable, que la niña no está acostumbrada si no luego quiere volver a casa y no va a aprender japonés

Señora me agradezca que la interrumpo,
pero mire que los Japoneses son una raza peligrosa
yo le aconsejo un alojamiento en una residencia para estudiantes internacionales
- pero Usted no sabe como es mi hija?-

espero que las bragas no se las quite limpias
-pero como se atreve?-
Señora yo lo digo por el bien de su hija
-pero que quiere, que mi hija no es una guarrindonga -
será mejor que se vuelva tal si no quiere comprarse un par de bragas nuevas cada día
Los Yellowjappo son famosos coleccionistas de braguitas de teenagers gringas
-pero que gringas y gringas, somos europeas -
sí, pero la abuela era de California, dijo
-pero que tiene que ver? -
Señora haga Usted como quiera. Yo he hecho mi deber. Ahora vea Usted

-mire, ya que estoy aqui aprobecho para anunciarle:
si van a hacer publicidad en mi radio.. -
que tiene una radio?
-no, pero vendo publicidad -
en una radio que no tiene?
-si, pero da lo mismo -
ah bien, entonces? que pasa si hacemos publicidad en su radio? -
podemos sortear unas camicetas, es fantastico, porque hacemos una rifa y los ganadores vienen aqui a recogerlas. -
o sea, hago publicidad en su radio, y además tengo que distribuirles las camicetas ¿y que coño gano yo?
-la publicidad -
ah a cambio de la distribución?
-no, la publicidad la paga. -
y las camicetas?
-las camicetas las regalamos a los participantes -
y yo las distribuyo?
-si -
mh pedazo negocio?? alguna otra cagada que quiera encasquetarme?
-no, por el momento sólo las camicetas. -
mira no me interesa. ya hice una vez publicidad en tu radio. y no tenía ni que distribuir camicetas, pero la gente es que no le hace puto caso a tu radio.
-no es verdad. sin embargo yo me he informado. me dijeron que la última vez el anuncio no lo grabaron nuestros locutores, si no una chica -
ya me acuerdo
pués, esa chica tenía accento alemán, y Usted sabe como es la gente de aqui, quieren escuchar accento autoctono. -
mira, porque no empiezas a distribuir camicetas?
-en que sentido? -
en el sentido que la última vez el anuncio lo grabé yo. te parece que tengo accento alemán?
-pués se nota que llevas aqui mucho tiempo, pero se nota que eres alemana. -
alemana será tu nieta, después de que el Japonés pedofilo dejará preñada a tu hija y se mudarán a Mathausen. yo no soy alemana.
-y de donde eres? -
de La Victoria. pero tu no, no?
-no, yo soy peninsular. Cerca de Madrid. -
ah por eso vendes camicetas por radio.

sin embargo no te preocupes por tu hija. le encontraré una buena sistemación.
son 1200 euros. firma aqui por favor.