martedì 28 febbraio 2006
Ballerina da camerino
Allora cominciai a ricordare tutti i passi del Papavero di Morricone. Come quando ero piccina e rimanevo in casa da sola, alzai le braccia come fossero leggere ali e chiusi gli occhi. Cosí dimenticavo. Cosí davo fine ai miei desideri. Nel giro. Immaginavo un'altra vita, nella quale le passioni di quella attuale non esistevano, e non esisteva piú niente, nemmeno la stanza. Solo esistevano le note e le punte dei miei piedini. Stranamente non finivo mai a sbattere da nessuna parte, nonostante girassi e rigirassi nella dolcezza dello splendore musicale.
La musica era mia madre che veniva a consolarmi e carezzarmi di candore. Non sognavo mai nemmeno un compagno di ballo, perché lí in quel momento stava l'assoluto. C'ero io. Che di solito non c'ero mai, sempre rapita da questo o da quell'altro pensiero. Ma lí non ci arrivavano i mostri della mente. Lí sentivo tendere i muscoli delle cosce e dei polpacci per rimanere danzerina in quel tutú rosa antico dei sogni, nello sforzo di chi non si é mai allenato.
Ed entravano i violini, dolci come l'impollinazione, accompagnando quella gioia di chi non spera. Di chi non ha nient'altro che quel momento, e non si puó permettere di pensare a quando finirá.
lunedì 27 febbraio 2006
La mente continua a mentire
La esperanza se esfuma como la estela de una estrella fugaz.
"Il fatto é che io ho una maniera diversa di amare!"
questa poi non l'avevo mai sentita (applausi prego).
1º= Io non le faccio le ricapitolazioni.
2º= Il tuo si chiama puro desiderio.
3º= Esiste una sola maniera di amare. Al resto dovremmo imparare a chiamarla col suo nome, ovvero MECCANICA.
Ma chi se ne frega se siete tutti uguali.
Io non scendo a compromessi con nessuno. Punto.
Sono sicura che Parsifal arriverá.
E cureró le mie trecce nell'attesa.
Mi troverá forte. Libera. E immacolata.
"Il fatto é che io ho una maniera diversa di amare!"
questa poi non l'avevo mai sentita (applausi prego).
1º= Io non le faccio le ricapitolazioni.
2º= Il tuo si chiama puro desiderio.
3º= Esiste una sola maniera di amare. Al resto dovremmo imparare a chiamarla col suo nome, ovvero MECCANICA.
Ma chi se ne frega se siete tutti uguali.
Io non scendo a compromessi con nessuno. Punto.
Sono sicura che Parsifal arriverá.
E cureró le mie trecce nell'attesa.
Mi troverá forte. Libera. E immacolata.
Chop-Suey d' agnello che toglie i peccati del mondo
Adam: che spavento, c'era un vortice vicino alle rocce. sono uscito per miracolo! che fame..
Dez: vieni, che ti preparo delle tartine di riso col sesamo e la marmellata d'anguria.
A: mhmhm. che buona sei tu, prenditi cura di me
Dez: certo, io mi prendo sempre cura di tutti
A: E di te chi si prende cura, Dez?
Dez: (eh me lo chiedo anch'io..) io sono abbastanza buona per prendermi cura di me da sola. Per lo meno fino a quando non troveró un principe, che sappia farlo meglio di me. O ti sembra che non mi curi bene?
A: Se le donne fossero tutte come te, vivremmo in paradiso, dolcezza.
Dez: il paradiso é privato, é intimo e personale. tu non puoi venire dall'inferno e bussare al paradiso di una donna. voglio dire: io non gliela apro la porta a un demonio. prima si deve fare il purgatorio. mica si saltano i piani cosí.
A: e se non esistesse un uomo disposto a farsi il purgatorio?
Dez: eh, é quello che sto rischiando, no?
A: ma cos'é che vuoi tu da un uomo Dez?
Dez: che si rivesta come un dio greco, e che si spogli della pelle da bestia.
A: e se non lo trovassi questo dio di cui tanto parli?
Dez: allora sono condannata.
A: condannata a che?
Dez: a morire. ad involvermi. ed a rimanere incosciente per l'eternitá.
A: e perché? se invece lo trovassi questo Adonay che tanto speri, cosa cambierebbe?
Dez: che lotteremmo per la sopravvivenza, per la creazione, per il nostro posto nella luce.
A: stai sempre nelle favole.
Dez: meglio che qui, no?
sabato 25 febbraio 2006
Propiedades de la Yerba Mate
Composición General Gr./100 Gr.
Proteínas 10,12
Glucosa 0,51
Sacarosa 3,94
Almidones 8,58
Fibra cruda 28,88
Cafeína 1,02
Minerales
Fósforo 0,28
Calcio 0,9
Magnesio 0,65
Potasio 1,18
Hierro 0,02
Sodio 0,02
Cenizas totales 6,76
Vitaminas Mg. / 100 Gr
C (Acido Ascórbico) 10,83
Piredoxina - B6 4,36
Riboflavina - B2 2,36
Tiamina - B1 19,82
Niacina 9,68
El mate es antioxidante por su composición de tanino, vitamina C, selenio y clorofila. Estimula la actividad muscular y pulmonar. Regula los latidos del corazón. Produce una sensación de bienestar, vigor y lucidez intelectual, es diurético, digestivo y optimiza la absorción nutricional del organismo regulando en general todas las funciones de asimilación.
Don't cry for me Argentina, the truth is I never left you...
venerdì 24 febbraio 2006
forse una Large per bambini
si crede che una donna arrivata ai trent'anni non abbia speranza per imparare il surf.
Soprattutto una donna di qualsiasi etá, se non ha un padre surfista, non ci si riesce a spiegare nemmeno come faccia ad imparare a camminare dritto sulla terra ferma. Essere immondo con un criceto paralitico in sedia a rotelle dentro al cranio.
cosí oggi dopo aver ricevuto la mia prima "tavola da corpo", mi diressi a comprare quelle scomodissime pinne da papera, indispensabili se non si vuole nuotare per ore ed ore contro le correnti atlantiche senza rimanere agitati nello stesso metro quadro d'acqua.
nata in un regime comunista, posai l'occhio su un paio di pinne blu di sottomarca da 18€, chiaramente antipodi dalle agilissime sport fashion quasi di pelle d'anatra Ripcurl o Island Style da 50-80 eurini.
il commesso, dall'accento del profondo mare, mi chiede la taglia, e dopo aver risposto "non so come vadano le pinne, di scarpe calzo un 37-38", mi risponde "una S".
Provo la S di questi arti artificiali, ma il piede ci balla dentro. Mi guarda e mi dice: "guarda che le hai messe al contrario", "ah - rispondo io - é la destra?" , "no - fa lui - é la sinistra, ma questa va sottosopra". Giro la pinna, ma continuo a ballarci dentro. "Non esistono taglie piú piccole?" Ci mancava che mi dicesse guarda io con quei piedi lí non mi azzarderei ad entrare in acqua, ma rispose "forse é rimasta qualche XXS".
Dopo essere tornato, muovendo la testa in senso negativo, mi dice: "no, mi spiace, peró se vuoi provo a chiamare l'altro negozio giú al porto". "Sí, se non é troppo il disturbo" dico io gentilmente.
"Pronto Pablo? Ce l'avete una XXS delle C245876F? Hippy, hippy" e ride "va bene, grazie, te la mando".
"Si guarda, te le ho riservate, ma devi passare oggi stesso a ritirarle".
Hippie??? Hippieeee??? Ma cosa credi che sono deficiente? mi stai dando della stracciona acquatica perché per il mio primo rivolcone con la tavola nuova, invece di prendermi un paio di pinne rosa fucsia da 100 petrodollari, mi compro un paio di umili pinnette, che magari mi si perdono alla seconda centrifuga dell'onda???
Pure tu sei un hippie. Un hippie sentimentale.
arrivederci, amore ciao
Insieme a te non ci sto più , guardo le nuvole lassù
Cercavo in te la tenerezza che non ho
La comprensione che non so trovare in questo mondo stupido
Quella persona non sei più , quella persona non sei tu
Finisce qua , chi se ne va che male fa!
Io trascino negli occhi dei torrenti di acqua chiara
Dove io berrò , io cerco boschi per me
E vallate col sole più caldo di te!
Cercavo in te la tenerezza che non ho
La comprensione che non so trovare in questo mondo stupido
Quella persona non sei più , quella persona non sei tu
Finisce qua , chi se ne va che male fa!
Io trascino negli occhi dei torrenti di acqua chiara
Dove io berrò , io cerco boschi per me
E vallate col sole più caldo di te!
giovedì 23 febbraio 2006
Novela de una quiniela
me volví a sentar al siguiente día en la misma mesa, esperando como quien quiere que ocurran las mismas cosas del día anterior, porque así funciona el cerebro humano. Cuando se siente bien, repite de forma estupidamente ilogica cada particular, como presumiendo poder arrestar el tiempo, y no concediendo la simple cronica del fluir de los eventos.
Me encantaba escuchar esas conversaciones. Captaba preguntas en un lengua y respuestas en otra, que no tenían conexión ninguna las unas con las otras. Me preguntaba cuales podían ser los intereses comunes de aquellas tres generaciones que mezclaban tantos hablares.
Mi deseo era el de hallar un lugar en el que no podía interpretar la lengua de los que estaban a mi alrededor. Tantas palabras, palabras, palabras, pero ningún significado explicito. Era entonces cuando el corazón quería sentir. Sentir todo lo que las neuronas no podían recepir.
Agaetys, me parecía escuchar, Agaetys! Mas que idioma hablas? preguntaba suplicando mi cerebro. Todo el mundo se reía, y después de un instante de privada irrupción, las imagenes externas empezaron a circular: dos gemelos paseandose en un tren fugaz, un bello y joven cubano en la obscuridad de su piel, coches, hombres colgando de los cables de la electricidad .
Spanika, Spanika se oía. No entendía nada. Y eso era lo interesante: cuando la mente ya no puede entender, el corazón despierta.
Era la segunda vez que me saludaba, pero hoy era un día diferente, y el saludo no era el mismo. Yo no paraba de mirar el dibujo que tenía en el corazón, las nubes bajas, y los benjamines.
Los curdos cantaban desafinando, borrachos de leche. El reía, y su boca era grande.
Se levantaron.
Ciao me dijo, antes de marcharse.
Me encantaba escuchar esas conversaciones. Captaba preguntas en un lengua y respuestas en otra, que no tenían conexión ninguna las unas con las otras. Me preguntaba cuales podían ser los intereses comunes de aquellas tres generaciones que mezclaban tantos hablares.
Mi deseo era el de hallar un lugar en el que no podía interpretar la lengua de los que estaban a mi alrededor. Tantas palabras, palabras, palabras, pero ningún significado explicito. Era entonces cuando el corazón quería sentir. Sentir todo lo que las neuronas no podían recepir.
Agaetys, me parecía escuchar, Agaetys! Mas que idioma hablas? preguntaba suplicando mi cerebro. Todo el mundo se reía, y después de un instante de privada irrupción, las imagenes externas empezaron a circular: dos gemelos paseandose en un tren fugaz, un bello y joven cubano en la obscuridad de su piel, coches, hombres colgando de los cables de la electricidad .
Spanika, Spanika se oía. No entendía nada. Y eso era lo interesante: cuando la mente ya no puede entender, el corazón despierta.
Era la segunda vez que me saludaba, pero hoy era un día diferente, y el saludo no era el mismo. Yo no paraba de mirar el dibujo que tenía en el corazón, las nubes bajas, y los benjamines.
Los curdos cantaban desafinando, borrachos de leche. El reía, y su boca era grande.
Se levantaron.
Ciao me dijo, antes de marcharse.
mercoledì 22 febbraio 2006
Björk, Hyperballad (1996)
we live on a mountain
right at the top
there's a beautiful view
from the top of the mountain
every morning i walk towards the edge
and throw little things off
like: car-parts, bottles and cutlery
or whatever i find lying around
it's become a habit a way
to start the day
i go through this before you wake up
so i can feel happier
to be safe up here with you
it's real early morning
no-one is awake
i'm back at my cliff
still throwing things off
i listen to the sounds they make
on their way down
i follow with my eyes 'til they crash
imagine what my body would sound like
slamming against those rocks
and when it lands
will my eyesbe closed or open?
i'll go through all this
before you wake up
so i can feel happier
to be safe up here with you
Creer en ti
es como confiar en la mente:
CONFUNDE.
my headphones
they saved my life
your tape
it lulled me to sleep
es como confiar en la mente:
CONFUNDE.
my headphones
they saved my life
your tape
it lulled me to sleep
martedì 21 febbraio 2006
Amar io
sento le farfalle sfiorare l'epidermide
col loro sbattere di ali
quelle di lui tutte colorate
quelle di lei bianche con macchioline nere
Aprono la bocca in un bacio
e le farfalle volano
alcune in un incontro
altre tutt'intorno
e si mescolano e carezzano
ed il loro svolazzare é piú veloce e inebriato.
Tutte allo stesso ritmo.
col loro sbattere di ali
quelle di lui tutte colorate
quelle di lei bianche con macchioline nere
Aprono la bocca in un bacio
e le farfalle volano
alcune in un incontro
altre tutt'intorno
e si mescolano e carezzano
ed il loro svolazzare é piú veloce e inebriato.
Tutte allo stesso ritmo.
E ti vengo a cercare
Y te vengo a buscar, aunque sòlo para verte o hablar
porque requiero tu presencia
para entender mejor mi esencia
Este sentimiento popular nace de mecànicas divinas
como un arranque mìstico y sensual me encadena a tì
Deberìa cambiar el objeto de mis deseos
sin conformarme con las alegrìas cotidianas,
hacer como un ermitaño que rinuncia a si
Y te vengo a buscar, con la escusa de tener que hablar
porque me gusta lo que piensas y dices
porque en ti veo mis raices
Este siglo ya se està acabando,
saturado de paràsitos sin dignidad
Me empuja sòlo a ser mejor, con màs voluntad
Emanciparse del sueno de las pasiones,
buscar el uno por encima del bien y del mal,
ser una imagen divina de esta realidad
Y te vengo a buscar
porque estoy bien contigo, porque requiero tu presencia
(Franco Battiato)
porque requiero tu presencia
para entender mejor mi esencia
Este sentimiento popular nace de mecànicas divinas
como un arranque mìstico y sensual me encadena a tì
Deberìa cambiar el objeto de mis deseos
sin conformarme con las alegrìas cotidianas,
hacer como un ermitaño que rinuncia a si
Y te vengo a buscar, con la escusa de tener que hablar
porque me gusta lo que piensas y dices
porque en ti veo mis raices
Este siglo ya se està acabando,
saturado de paràsitos sin dignidad
Me empuja sòlo a ser mejor, con màs voluntad
Emanciparse del sueno de las pasiones,
buscar el uno por encima del bien y del mal,
ser una imagen divina de esta realidad
Y te vengo a buscar
porque estoy bien contigo, porque requiero tu presencia
(Franco Battiato)
Me gustas cuando callas porque estás como ausente
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca.
Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Siccome ogni cosa è piena della mia anima
tu emergi dalle cose, piena dell'anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
e assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
Sembri lamentarti, farfalla che tuba.
E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge:
lascia che io taccia con il silenzio tuo.
Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e stellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Poi basta una parola, un sorriso.
E sono felice, felice che non sia vero.
lunedì 20 febbraio 2006
Never trust the stars
When you’re about to fall in love
Look for hidden signs before you start to sigh
Never trust the moon
When you’re about to taste his kiss
He knows all the lines and he knows how to lie
Just wait for a night
When the skies are all bare and then
If you still care
Never trust your dreams
When you’re about to fall in love
For you’re dreams may quickly fall apart
So if you’re smart
Really smart
Only trust your heart
domenica 19 febbraio 2006
Niels Bohr - aneddoto
Sir Ernest Rutherford, presidente della societá británica reale e premio nobel per la chimica nel 1908, raccontava il seguente aneddoto:
Tempo fa, ricevetti la chiamata di un collega. Stava per mettere uno zero ad uno studente per la risposta che aveva dato in un problema di fisica, nonostante questi affermava che la sua risposta era assolutamente corretta.
Professori e studenti si misero d’accordo per chiedere l’arbitrio di qualcuno che fosse imparziale e fui eletto io.Lessi la domanda dell’esame che diceva: dimostri com’é possibile determinare l’altezza di un edificio con l’aiuto di un barometro.
Lo studente aveva risposto: si porta il barometro sulla terrazza dell’edificio e gli si attacca una corda molto larga. Si lascia penzolare fino alla base dell’edificio, si marca la corda quando il barometro tocchi il suolo e si misura. La lunghezza della corda sará uguale alla lunghezza dell’edificio.
Realmente, lo studente aveva creato un serio problema con la risoluzione dell’esercizio, perché aveva risposto alla domanda in modo corretto e completo.
D’altra parte, se gli si fosse concessa la massima puntuazione, avrebbe potuto alterare la media del suo anno scolastico: se avesse ottenuto un voto alto, questa avrebbe certificato il suo alto livello in fisica, peró la risposta non confermava che lo studente raggiungesse tale livello.
Suggerii che fosse data all’alunno una seconda opportunitá. Gli concessi sei minuti per rispondere alla stessa domanda peró con l’avvertenza che questa volta avrebbe dovuto dimostrare le sue conoscenze in fisica.Erano passati 5 minuti e lo studente non aveva scritto niente. Gli chiesi se desiderasse andarsene, peró mi rispose che aveva molte risposte al problema. La sua difficoltá stava nello scegliere la migliore di tutte.Chiesi scusa per interromperlo e lo pregai di continuare.
Nel minuto che gli rimaneva scrisse la risposta seguente: si prende il barometro e lo si lancia al suolo dalla terrazza dell’edificio, si calcola il tempo di caduta con un cronometro. Poi si applica la formula h=2gt2.Cosí otteniamo l’altezza dell’edificio.
A questo punto chiesi al mio collega se lo studente si potesse ritirare.
Gli diede il voto piú alto.
Dopo aver abbandonato l’ufficio, mi rincontrai con lo studente e gli chiesi di raccontarmi le sue altre risposte alla domanda.
Rispose, ci sono molte maniere, per esempio, si prende il barometro in un giorno di sole e si misura l’altezza del barometro e la lunghezza della sua ombra. Se misuriamo a continuazione la lunghezza dell’ombra dell’edificio ed applichiamo una semplice proporzione, otterremo l’altezza dell’edificio.
- Perfetto, gli dissi, e un’altra maniera?
- Sí, rispose: questo é un procedimento molto basilare per misurare l’altezza di un edificio, peró anche é utile. In questo metodo, si prende il barometro e lo si situa nelle scale dell’edificio, al piano terra. Man mano si salgono le scale, si marca l’altezza del barometro e si conta il numero delle tacche marcate fino alla terrazza. All’arrivo si moltiplica l’altezza del barometro per il numero delle tacche e questo risultato é l’altezza. Questo é un metodo molto diretto.
- Certo é che se si vuole un procedimento piú sofisticato, si puó legare il barometro ad una corda e muoverlo come se fosse un pendolo. Se calcoliamo che quando il barometro si trovi all’altezza della terrazza la gravitá é pari a zero, e se teniamo in conto la misura dell’accelerazione di gravitá al discendere il barometro in traiettoria circolare al passare per la perpendicolare dell’edificio, della differenza di questi valori, ed applicando una semplice formula trigonometrica, potremmo calcolare, senza dubbio, l’altezza dell’edificio.
- In questo stesso stile di sistema, si lega il barometro ad una corda e lo si lascia penzolare dalla terrazza fino alla strada. Usandolo come un pendolo si puó calcolare l’altezza misurando il suo periodo di precessione.
- Infine, concludo, esistono altre tante maniere. Probabilmente, la migliore sarebbe prendere il barometro e con esso colpire la porta del portinaio. Quando questi apra, dirgli: signor portinaio, ecco qui un bel barometro. Se lei mi dice l’altezza dell’edificio, glielo regalo.
In questo momento della conversazione, gli chiesi se non conoscesse la risposta convenzionale al problema (la differenza fra la pressione marcata da un barometro in due luoghi differenti ci proporziona la differenza di altezza di ambo i luoghi) evidentemente, disse che la conosceva, peró che durante i suoi studi, i suoi professori avevano cercato di insegnargli a pensare.
Lo studente si chiamava Niels Bor, fisico danese, premio nobel per la fisica nel 1922, piú conosciuto per essere il primo a proporre il modello di atomo con protoni e neutroni e gli elettroni che lo circondavano. Fu fondamentalmente un innovatore della teoria quantica.
(traduzione gentilmente concessa da Madame La Coniglia)
sabato 18 febbraio 2006
venerdì 17 febbraio 2006
giovedì 16 febbraio 2006
mercoledì 15 febbraio 2006
martedì 14 febbraio 2006
Bugia numero uno
mi dici che hai bisogno di tempo.
che stavo andando troppo in fretta con sta storia della pastiglia rossa, e che non te la vuoi mangiare.
hai paura che ti entri la cagarella.
mi guardi e non fai altro che balbettare per l'inefficacia delle tue bugie.
ti accorgi che me ne accorgo e non sai come evitarlo.
tu che ci credevi cosí bene alle tue bugie...dovevi proprio inciampare in me per svelarti la commedia.
io di tempo non ne ho.
e si é offeso il tuo orgoglio perché sono rimasta impassibile come una samurai.
in mezzo a tutti quei baci non te l'aspettavi che con la lingua dentro l'orecchio ti dicessi: guarda che lo so che c'hai un'altra per la testa.
il tuo cuore s'é fermato. il tuo respiro pure. sei diventato color della vergogna. mi hai detto che lei é solo nei tuoi sogni e non nella tua vita. come se la notte fosse meno reale del giorno.
risposi: so anche questo - con aria grave.
allora mi chiedesti tempo, ma io te l'ho giá detto: di tempo non ne ho.
posso darti comprensione, perdono, affetto, amicizia.
ma tempo no.
passano due giorni e mi dici che non smetti di pensarmi. che ti manco.
fai tutto tu. e lo disfi. e ti penti.
io quasi c'ero anche riuscita a dimenticarti.
allora mi chiedi di uscire domani.
ma domani é il 15, e io non ci esco con un uomo un giorno 15. soprattutto con te.
mi dici che sono nella tua testa.
una donna nella testa é un mal di testa.
due donne nella testa sono due mal di testa.
lo capisci o no, che il posto di una donna é nel cuore di un uomo?
che stavo andando troppo in fretta con sta storia della pastiglia rossa, e che non te la vuoi mangiare.
hai paura che ti entri la cagarella.
mi guardi e non fai altro che balbettare per l'inefficacia delle tue bugie.
ti accorgi che me ne accorgo e non sai come evitarlo.
tu che ci credevi cosí bene alle tue bugie...dovevi proprio inciampare in me per svelarti la commedia.
io di tempo non ne ho.
e si é offeso il tuo orgoglio perché sono rimasta impassibile come una samurai.
in mezzo a tutti quei baci non te l'aspettavi che con la lingua dentro l'orecchio ti dicessi: guarda che lo so che c'hai un'altra per la testa.
il tuo cuore s'é fermato. il tuo respiro pure. sei diventato color della vergogna. mi hai detto che lei é solo nei tuoi sogni e non nella tua vita. come se la notte fosse meno reale del giorno.
risposi: so anche questo - con aria grave.
allora mi chiedesti tempo, ma io te l'ho giá detto: di tempo non ne ho.
posso darti comprensione, perdono, affetto, amicizia.
ma tempo no.
passano due giorni e mi dici che non smetti di pensarmi. che ti manco.
fai tutto tu. e lo disfi. e ti penti.
io quasi c'ero anche riuscita a dimenticarti.
allora mi chiedi di uscire domani.
ma domani é il 15, e io non ci esco con un uomo un giorno 15. soprattutto con te.
mi dici che sono nella tua testa.
una donna nella testa é un mal di testa.
due donne nella testa sono due mal di testa.
lo capisci o no, che il posto di una donna é nel cuore di un uomo?
lunedì 13 febbraio 2006
domenica 12 febbraio 2006
Proverbio Navajo
Que tu siempre puedas tener:
AIRE PARA RESPIRAR
FUEGO PARA CALENTARTE
AGUA PARA BEBER
y TIERRA EN LA QUE CAMINAR.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Che tu possa sempre avere:
ARIA PER RESPIRARE
FUOCO PER SCALDARTI
ACQUA PER BERE
E TERRA SULLA QUALE CAMMINARE.
AIRE PARA RESPIRAR
FUEGO PARA CALENTARTE
AGUA PARA BEBER
y TIERRA EN LA QUE CAMINAR.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Che tu possa sempre avere:
ARIA PER RESPIRARE
FUOCO PER SCALDARTI
ACQUA PER BERE
E TERRA SULLA QUALE CAMMINARE.
Dva
Todo lo que no puedes ver con el corazón,
estás condenado a verlo con la mente.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-
Tutto quello che non puoi vedere col cuore,
sei condannato a vederlo con la mente.
estás condenado a verlo con la mente.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-
Tutto quello che non puoi vedere col cuore,
sei condannato a vederlo con la mente.
Caro usuario
Regola numero 1 per la Rivoluzione:
Prima di tutto pulisci il tuo interiore.
Le schifezze che vedi fuori NON PORTARTELE DENTRO.
Impara a costruire i muri mentali.
Le cose esteriori che meno sopportiamo, sono le putride immondizie interiori che in noi sono piú nascoste.
Occhio vigile!
Prima di tutto pulisci il tuo interiore.
Le schifezze che vedi fuori NON PORTARTELE DENTRO.
Impara a costruire i muri mentali.
Le cose esteriori che meno sopportiamo, sono le putride immondizie interiori che in noi sono piú nascoste.
Occhio vigile!
venerdì 10 febbraio 2006
Carlito's way
Forgive my selfishness
I'd be grateful if you can
Forget my ingratitude
You think I'm twice the girl I am
They say we should forgive
But not forget
What has gone before
I refuse to replay
The mistakes that we made yesterday
I'd be grateful if you can
Forget my ingratitude
You think I'm twice the girl I am
They say we should forgive
But not forget
What has gone before
I refuse to replay
The mistakes that we made yesterday
mercoledì 8 febbraio 2006
martedì 7 febbraio 2006
¿Que es esto del amor?
Amor que empieza con un deseo irrefrenable de acercamiento, de confundirnos, de suplicar piedad a Cronos, del sentido de axfissia en el ausencia, de rindirnos a la pereza...
Amor que empieza con un deseo irrefrenable de acercamiento, de confundirnos, de suplicar piedad a Cronos, del sentido de axfissia en el ausencia, de rindirnos a la pereza...
lunedì 6 febbraio 2006
domenica 5 febbraio 2006
sabato 4 febbraio 2006
Una notte nel Limbo
ieri sera sono uscita un pochino con Betty, siamo andate al Limbo, che é un'enorme casa canaria con terrazza super-huge (si, all'aperto..ce la si fa ancora anche di notte qui!!!) e li si é avvicinato Anibal, uno di questi con corpo danone & dietcoke. miiiii al tipo l'avevo fermato tempo fa all'accademia dove lavoro (lui va in palestra nel piano di sotto) per un tatuaggio a forma di stella che ha sotto l'ascella, uguale (ma nell'ascella opposta) a quello di un amico tatuatore, e mi ero azzardata a chiedergli chi gli avesse fatto il tatú. ma il tipo era stato abbastanza freddo nella risposta, quindi non avevo mai piú mostrato interesse.
bene. ieri sera come si dice qui "se soltó la melena" (si é sciolto i capelli, insomma si é lasciato andare, si é smollato dal ruolo di ridge di beautiful). mi vede, mi passa di fianco, io faccio finta di niente (ah, per le cronache: ero strafiiiiiii**...avevo una salopette corta nera attillata con niente sotto...tra l'altro con l'abbronzatura hawaiana.. gli uomini mi passavano di fianco ed erano i fiumi di bava...)
questo mi tocca il braccio e mi dice: ti ricordi di me?
rispondo: certo.
mi dice son quello del tatuaggio a forma di stella (e mi fa vedere il tatuaggio).
e io: che si, che si, che mi ricordo.
e lui: come mi chiamo?
rispondo: hai perso la memoria o la personalitá, Anibal?
e lui: ostras, che memoria. bhe io non me lo ricordo il tuo nome.
rispondo: Desdemona. Come la provenienza dalla scimmia (Desde-mona).
bhe, cosí é com'é iniziata.
se n'é andato e dopo 5 minuti arriva per invitarci a dei chupitos (veramente schifosi...credo che ci fosse whisky+qualche storia che sapeva di coka cola ma piú dolce e spessa, forse la cola del Mercadona, e tia maría). lí inizia a raccontarmi la storia della sua vita e della vita di Adamo (il tatuatore, che per lo visto é il suo migliore amico), che si era appena comprato una casa, che adesso non gli piaceva piú uscire di casa, ma preferiva darsi alla vita casalinga, films, festini privati, cene, vita da spiaggia, etc.
io lo ascolto e bhe, se sono vere tutte le cose che ha detto e non le ha dette perché sta cercando la chacha, condividiamo gran parte della quotidianitá.
risulta che mi dice: perché non ceniamo insieme un giorno di questi?
gli dico: perché no? (ma sinceramente con tutto il disinteresse del mondo). gli dico: ti lascio il mio numero, poi quando vuoi mi chiami.
mi risponde: domani? (e come si dice in canarias....LA CAGÓ!!!!!!) MA COME DOMANI? MA IL MISTERO, GLI STRATAGEMMI MASCHILI PER ACALAPPIARE LE DONNE E TRATTARLE COME CAGNE? QUELL'ARIA DA LECCAMI I PIEDI, E SUPPLICAMI DI VENIRE A PRENDERTI A SCHIAFFI, MA NON TE LE HANNO INSEGNATE TUTTE STE COSE?????
risultato finale: Betty mi tirava per un braccio perché voleva farsi almeno altri quattro bars prima di entrare completamente incosciente alla balera, e siamo rimasti che sto pomeriggio mi chiama. riesco a scollarmi Betty di dosso, ed infilarmi tragicamente in un taxi, con uno stronzo di tassita abituato si vede al marciume che viaggia a quell'ora, che mi faceva i trabocchetti per portarmi a casa (io che tutta la notte avevo bevuto due bellini prima di cena, e quattro toniche, sí piú il chupito, ma...) quando gli chiedo: mi accompagna en la calle de Las Diosas per favore? non dice niente e parte. aveva un superlettore lcd dietro che volevo fotterglielo, ma era troppo grande per il mio marsupio. quando arriviamo a Las diosas gli dico: sa dov'é la finca di Eolo? mi dice: non lontano, no? gli spiego la strada, e questo mi dice: proprio come dicevo: non lontano! (ma vai a friggere i rapanelli, che sono le 4 della mattina e mi sembra di essere capitata sul taxi del bambino malefico, deficiente!)
bhe. vado a dormire, e questa mattina quando mi sveglio, mi trovo un sms, con l'ora delle 6.30 della mattina che dice: dolci sogni, my nene, Anibal.
your nene? MA CHI? ti sarai sbagliato di numero? di tuo non ho nemmeno la paura di trovarti nel mio letto...nene? nene si chiamano i bambini piccoli e/o i/le fidenzati/e. ho trent'anni e non sai nemmeno se sono appena uscita dal carcere. madonna mia. mi sono ricordata ieri sera, mentre parlavo mi dice: ti brillano gli occhi! rispondo: e te credo, mi son messa due grammi di glitter argentato in polvere !!! mi dice: ma no, intendevo le pupille... al che mi sono preoccupata perché ho pensato: ecco, lo sapevo che l' mdma dovevo metterlo nell' ovetto kinder, che c'era il pericolo che si cospargesse nel marsupio e finisse a mia insaputa nelle sigarette!
mi dice: perché t'é venuta quella faccia?
rispondo: l'hai mai vista Candy Candy?
mi dice: no, perché?
e io no: é che con quest'ultima frase mi sembrava...
che?
niente, lascia perdere. (e mollami sta mano, me ne voglio andareee!).
Betty tutta contenta che avessi trovato un Mistergorgeous cosí come compagno delle mie avventure...
ma hai visto quanto parlava? guarda che qui da queste parti non é normale che un ragazzo abbia tanti interessi, e parli cosí, e non ti dica dopo tre minuti: andiamo a fare un giro al molo? ti piace eh Dez? quando uscite? guarda che é strafigo! e poi si vedeva che era superinteressato, ma hai visto come ti guardava? tutte le ragazze stavano morendo d'invidia, e tu li in mezzo superestar con 'sto pezzo di macho a giocare alla principessa!
Beettyyyy, svegliaaaa. la cosa che mi piaceva di piú del tipo era la maglietta rosa con scritto Cannibale!
e lei: ma come?
Betty, io questo nemmeno lo conosco..e poi gli do il mio numero di telefono e mi dice: ti chiamo domani. madonna, fammi respirare...che é amore a prima vista? non ho ancora digerito i salmi che mi hai raccontato tutta la notte, che palle. e domani che? me li ripeti in versione hip hop? guarda Betty, io non credo che questo sia l'uomo per me..
bene. ieri sera come si dice qui "se soltó la melena" (si é sciolto i capelli, insomma si é lasciato andare, si é smollato dal ruolo di ridge di beautiful). mi vede, mi passa di fianco, io faccio finta di niente (ah, per le cronache: ero strafiiiiiii**...avevo una salopette corta nera attillata con niente sotto...tra l'altro con l'abbronzatura hawaiana.. gli uomini mi passavano di fianco ed erano i fiumi di bava...)
questo mi tocca il braccio e mi dice: ti ricordi di me?
rispondo: certo.
mi dice son quello del tatuaggio a forma di stella (e mi fa vedere il tatuaggio).
e io: che si, che si, che mi ricordo.
e lui: come mi chiamo?
rispondo: hai perso la memoria o la personalitá, Anibal?
e lui: ostras, che memoria. bhe io non me lo ricordo il tuo nome.
rispondo: Desdemona. Come la provenienza dalla scimmia (Desde-mona).
bhe, cosí é com'é iniziata.
se n'é andato e dopo 5 minuti arriva per invitarci a dei chupitos (veramente schifosi...credo che ci fosse whisky+qualche storia che sapeva di coka cola ma piú dolce e spessa, forse la cola del Mercadona, e tia maría). lí inizia a raccontarmi la storia della sua vita e della vita di Adamo (il tatuatore, che per lo visto é il suo migliore amico), che si era appena comprato una casa, che adesso non gli piaceva piú uscire di casa, ma preferiva darsi alla vita casalinga, films, festini privati, cene, vita da spiaggia, etc.
io lo ascolto e bhe, se sono vere tutte le cose che ha detto e non le ha dette perché sta cercando la chacha, condividiamo gran parte della quotidianitá.
risulta che mi dice: perché non ceniamo insieme un giorno di questi?
gli dico: perché no? (ma sinceramente con tutto il disinteresse del mondo). gli dico: ti lascio il mio numero, poi quando vuoi mi chiami.
mi risponde: domani? (e come si dice in canarias....LA CAGÓ!!!!!!) MA COME DOMANI? MA IL MISTERO, GLI STRATAGEMMI MASCHILI PER ACALAPPIARE LE DONNE E TRATTARLE COME CAGNE? QUELL'ARIA DA LECCAMI I PIEDI, E SUPPLICAMI DI VENIRE A PRENDERTI A SCHIAFFI, MA NON TE LE HANNO INSEGNATE TUTTE STE COSE?????
risultato finale: Betty mi tirava per un braccio perché voleva farsi almeno altri quattro bars prima di entrare completamente incosciente alla balera, e siamo rimasti che sto pomeriggio mi chiama. riesco a scollarmi Betty di dosso, ed infilarmi tragicamente in un taxi, con uno stronzo di tassita abituato si vede al marciume che viaggia a quell'ora, che mi faceva i trabocchetti per portarmi a casa (io che tutta la notte avevo bevuto due bellini prima di cena, e quattro toniche, sí piú il chupito, ma...) quando gli chiedo: mi accompagna en la calle de Las Diosas per favore? non dice niente e parte. aveva un superlettore lcd dietro che volevo fotterglielo, ma era troppo grande per il mio marsupio. quando arriviamo a Las diosas gli dico: sa dov'é la finca di Eolo? mi dice: non lontano, no? gli spiego la strada, e questo mi dice: proprio come dicevo: non lontano! (ma vai a friggere i rapanelli, che sono le 4 della mattina e mi sembra di essere capitata sul taxi del bambino malefico, deficiente!)
bhe. vado a dormire, e questa mattina quando mi sveglio, mi trovo un sms, con l'ora delle 6.30 della mattina che dice: dolci sogni, my nene, Anibal.
your nene? MA CHI? ti sarai sbagliato di numero? di tuo non ho nemmeno la paura di trovarti nel mio letto...nene? nene si chiamano i bambini piccoli e/o i/le fidenzati/e. ho trent'anni e non sai nemmeno se sono appena uscita dal carcere. madonna mia. mi sono ricordata ieri sera, mentre parlavo mi dice: ti brillano gli occhi! rispondo: e te credo, mi son messa due grammi di glitter argentato in polvere !!! mi dice: ma no, intendevo le pupille... al che mi sono preoccupata perché ho pensato: ecco, lo sapevo che l' mdma dovevo metterlo nell' ovetto kinder, che c'era il pericolo che si cospargesse nel marsupio e finisse a mia insaputa nelle sigarette!
mi dice: perché t'é venuta quella faccia?
rispondo: l'hai mai vista Candy Candy?
mi dice: no, perché?
e io no: é che con quest'ultima frase mi sembrava...
che?
niente, lascia perdere. (e mollami sta mano, me ne voglio andareee!).
Betty tutta contenta che avessi trovato un Mistergorgeous cosí come compagno delle mie avventure...
ma hai visto quanto parlava? guarda che qui da queste parti non é normale che un ragazzo abbia tanti interessi, e parli cosí, e non ti dica dopo tre minuti: andiamo a fare un giro al molo? ti piace eh Dez? quando uscite? guarda che é strafigo! e poi si vedeva che era superinteressato, ma hai visto come ti guardava? tutte le ragazze stavano morendo d'invidia, e tu li in mezzo superestar con 'sto pezzo di macho a giocare alla principessa!
Beettyyyy, svegliaaaa. la cosa che mi piaceva di piú del tipo era la maglietta rosa con scritto Cannibale!
e lei: ma come?
Betty, io questo nemmeno lo conosco..e poi gli do il mio numero di telefono e mi dice: ti chiamo domani. madonna, fammi respirare...che é amore a prima vista? non ho ancora digerito i salmi che mi hai raccontato tutta la notte, che palle. e domani che? me li ripeti in versione hip hop? guarda Betty, io non credo che questo sia l'uomo per me..
giovedì 2 febbraio 2006
"I'm all in favor of keeping dangerous weapons out of the hands of fools. Let's start with typewriters."
Frank Lloyd Wright (1868-1959)
Frank Lloyd Wright (1868-1959)
mercoledì 1 febbraio 2006
marella
la lechuga está toda llena de piojos. tiene que ser culpa de aquella rizada que tenía al lado en el estante del super.
y los tomates todos con forma de corazones, muy listos ya para san valentín y yo aqui, más sola que la una.
la lattuga é tutta piena di pidocchi. dev'essere colpa della riccia che c'era di fianco nello scaffale del super.
i pomodori tutti a forma di cuore, belli pronti per san valentino ed io qui sola come un cane.
y los tomates todos con forma de corazones, muy listos ya para san valentín y yo aqui, más sola que la una.
la lattuga é tutta piena di pidocchi. dev'essere colpa della riccia che c'era di fianco nello scaffale del super.
i pomodori tutti a forma di cuore, belli pronti per san valentino ed io qui sola come un cane.