martedì 29 agosto 2006
..che la vida non é solo quello che si vede,
ma soprattutto quello che si deve!
(da Le Lettere a MarLeo di DesdemonaRabbit)
ma soprattutto quello che si deve!
(da Le Lettere a MarLeo di DesdemonaRabbit)
lunedì 28 agosto 2006
domenica 27 agosto 2006
sabato 26 agosto 2006
en la espuma te reconozco
cuando ya no sigues la manada
cuando únicamente quieres subir en lo alto
sin pensamientos
sin equipaje
mas finalmente con tu piel olivastra
atento al ahora.
terriblemente comparto el destino de tu mala voluntad
con fuerza aprendiendo a no cargar con tu imagen
mas en el agua te reconozco
pequeña llama que un día fuiste fuego
duende danzante de los limpios mares
mas no te espero
ya se donde estás.
y si quise enseñarte a no ser
también me equivoqué en las lagrimas
cuando no te veía, cuando no te reconocía
y dejaba que los ojos me engañaran
y la mente rosa
desde tus pies y por las curvas hasta tu espalda.
mas te reconozco finalmente
con los ojos atentos
y con las manos buscando el equilibrio
eres quien amo.
cuando ya no sigues la manada
cuando únicamente quieres subir en lo alto
sin pensamientos
sin equipaje
mas finalmente con tu piel olivastra
atento al ahora.
terriblemente comparto el destino de tu mala voluntad
con fuerza aprendiendo a no cargar con tu imagen
mas en el agua te reconozco
pequeña llama que un día fuiste fuego
duende danzante de los limpios mares
mas no te espero
ya se donde estás.
y si quise enseñarte a no ser
también me equivoqué en las lagrimas
cuando no te veía, cuando no te reconocía
y dejaba que los ojos me engañaran
y la mente rosa
desde tus pies y por las curvas hasta tu espalda.
mas te reconozco finalmente
con los ojos atentos
y con las manos buscando el equilibrio
eres quien amo.
venerdì 25 agosto 2006
mercoledì 23 agosto 2006
C'è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute... Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L'audacia ha in sè genio, potere, magia. Incomincia adesso. (J.W.Goethe)
dedicata a Don Paco
Quelli che non sperano in un'altra vita sono morti perfino in questa (J.W.Goethe)
giovedì 17 agosto 2006
lettera a mia cugina
proprio in questi giorni di calore intenso, mi é capitato di vedere dalla strada qualche portone chiudersi, e sbirciando dentro ho trovato quei giardini e cortili interni pieni di piante cosí simili a quelli che visitavo con la nonna quando d'estate rimanevo con lei in sardegna e mi portava mano nella mano a fare il giro delle vecchie del paese.
le strade erano secche, e ci potevi lanciare i cubi d'acqua con candeggina, ma dopo pochi secondi era asciutta come l'africa. solo quando entravi in qualcuno di questi cortili che mai si vedevano dalla strada, potevi privilegiarti di qualche mezz'oretta al fresco delle piante, e in casa delle amiche della nonna non mancava mai un dolcetto di mandorle. loro bevevano il caffé nelle tazzine del servizio buono, coi cucchiaini d'argento e chistionavano chistionavano chistionavano..ay ay ta basca. la mia nonna non smetteva mai di dirlo, e di sventolarsi. sembrava una gitana coi capelli neri e il ventaglio alla mano.
non so perché, quando mi prendono questi attacchi di nostalgia, quella che mi manca piú di tutti, resta sempre lei. non posso farne a meno, quando spello un fico d'india o taglio un melone a fette. ogni volta che ci penso, mi sembra sempre che siamo tutti figli suoi, anche la zia, anche voi cugini, e persino mio padre.
la vita qui, fortunatamente scorre lenta, soprattutto in estate. le spiagge sono affollate e solo chi abitiamo qui, non vediamo l'ora che finisca, per riavere il nostro spazio, i nostri privilegi, il nostro posto all'ombra.
l'amore nemmeno ha piú bussato alla mia porta. ogni tanto qualche demonio ci prova, ma io sbircio dall'occhiello e non lascio passare nessuno. preferisco sola che una rivoluzione in casa con qualche kamikaze.
mi fa piacere che le cose vadano bene dalle vostre parti...é un momento di sacrificio, ma sicuramente godrete dei frutti, quando si semina, bisogna avere un pó di pazienza.. il cugino é il mio preferito...menomale che in famiglia c'é qualcuno che ha ancora il coraggio di credere nell'arte e scommettere per lei. credo che l'italia ne abbia bisogno. a me fa pena vederla affogare nella motta e nei centri commerciali. in fondo tuo padre, quando lo conobbi io, e voglio dire i miei primi ricordi di lui risalgono a quando era un attore di teatro,..quindi insomma da un seme di cetriolo non si puó pretendere che cresca una carota!!
tu chicco di caffé sei bellissima, coi capelli rossi, sembri un albero di legno pregiato, e i tuoi occhi le foglie silenziose di un giardino giapponese. ti ricordo ancora quando imparasti a camminare. anche lí mostravi giá la tua forza. ti reggevi su quelle gambettine grassottelle e guardavi dritto davanti a te, senza paura. dovevi andare. e sei cresciuta, e sei rimasta piccolina, come tutti del resto, e soffi nelle vele, e spingi la tua barca, come il vento. mia figlia é giá addormentata, domattina quando si sveglierá le faró vedere le foto, sono sicura che le piacerebbe rivedervi e ne farebbe una pelle. é cresciuta tanto. ha le gambettine magre e lunghe e i piedi lunghi e non fa altro che parlare delle sue galline e dei suoi pulcini, e dei nomi buffi che gli da..anacleto il gallo, la gallina turuleta, la bionda, il negro, colofonia,.. lei se ne prende cura come una donnina antica. adora cucinare, e mette sempre la sedia di fianco a me quando preparo da mangiare e mi aiuta e ammassa, e amalgama, frulla, lava,.. é giá pronta da sposare. a volte s'imbroncia allora incrocia le braccia, mette la bocca all'ingiú e aggrotta le sopracciglia. stessa faccia di tuo padre.
vi lascio con un abbraccio grande. spero che continuiate in salute e felicitá. se vi viene voglia di passare da queste parti tutti e quattro assieme scordatevelo, perché non saprei dove mettervi, ma due alla volta possiamo anche stringerci, e sicuro che fará molto molto caldo!
le strade erano secche, e ci potevi lanciare i cubi d'acqua con candeggina, ma dopo pochi secondi era asciutta come l'africa. solo quando entravi in qualcuno di questi cortili che mai si vedevano dalla strada, potevi privilegiarti di qualche mezz'oretta al fresco delle piante, e in casa delle amiche della nonna non mancava mai un dolcetto di mandorle. loro bevevano il caffé nelle tazzine del servizio buono, coi cucchiaini d'argento e chistionavano chistionavano chistionavano..ay ay ta basca. la mia nonna non smetteva mai di dirlo, e di sventolarsi. sembrava una gitana coi capelli neri e il ventaglio alla mano.
non so perché, quando mi prendono questi attacchi di nostalgia, quella che mi manca piú di tutti, resta sempre lei. non posso farne a meno, quando spello un fico d'india o taglio un melone a fette. ogni volta che ci penso, mi sembra sempre che siamo tutti figli suoi, anche la zia, anche voi cugini, e persino mio padre.
la vita qui, fortunatamente scorre lenta, soprattutto in estate. le spiagge sono affollate e solo chi abitiamo qui, non vediamo l'ora che finisca, per riavere il nostro spazio, i nostri privilegi, il nostro posto all'ombra.
l'amore nemmeno ha piú bussato alla mia porta. ogni tanto qualche demonio ci prova, ma io sbircio dall'occhiello e non lascio passare nessuno. preferisco sola che una rivoluzione in casa con qualche kamikaze.
mi fa piacere che le cose vadano bene dalle vostre parti...é un momento di sacrificio, ma sicuramente godrete dei frutti, quando si semina, bisogna avere un pó di pazienza.. il cugino é il mio preferito...menomale che in famiglia c'é qualcuno che ha ancora il coraggio di credere nell'arte e scommettere per lei. credo che l'italia ne abbia bisogno. a me fa pena vederla affogare nella motta e nei centri commerciali. in fondo tuo padre, quando lo conobbi io, e voglio dire i miei primi ricordi di lui risalgono a quando era un attore di teatro,..quindi insomma da un seme di cetriolo non si puó pretendere che cresca una carota!!
tu chicco di caffé sei bellissima, coi capelli rossi, sembri un albero di legno pregiato, e i tuoi occhi le foglie silenziose di un giardino giapponese. ti ricordo ancora quando imparasti a camminare. anche lí mostravi giá la tua forza. ti reggevi su quelle gambettine grassottelle e guardavi dritto davanti a te, senza paura. dovevi andare. e sei cresciuta, e sei rimasta piccolina, come tutti del resto, e soffi nelle vele, e spingi la tua barca, come il vento. mia figlia é giá addormentata, domattina quando si sveglierá le faró vedere le foto, sono sicura che le piacerebbe rivedervi e ne farebbe una pelle. é cresciuta tanto. ha le gambettine magre e lunghe e i piedi lunghi e non fa altro che parlare delle sue galline e dei suoi pulcini, e dei nomi buffi che gli da..anacleto il gallo, la gallina turuleta, la bionda, il negro, colofonia,.. lei se ne prende cura come una donnina antica. adora cucinare, e mette sempre la sedia di fianco a me quando preparo da mangiare e mi aiuta e ammassa, e amalgama, frulla, lava,.. é giá pronta da sposare. a volte s'imbroncia allora incrocia le braccia, mette la bocca all'ingiú e aggrotta le sopracciglia. stessa faccia di tuo padre.
vi lascio con un abbraccio grande. spero che continuiate in salute e felicitá. se vi viene voglia di passare da queste parti tutti e quattro assieme scordatevelo, perché non saprei dove mettervi, ma due alla volta possiamo anche stringerci, e sicuro che fará molto molto caldo!
mercoledì 16 agosto 2006
Regalame una palabra, por una cualquiera de estas lágrimas..
nunca podré borrarte de mi, madre santissima.
el mejor de los ejemplos que he tenido en mi vida.
te quiero, aunque estés muerta.
el amor va más allá de la vida.
hasta siempre Emilia.
el mejor de los ejemplos que he tenido en mi vida.
te quiero, aunque estés muerta.
el amor va más allá de la vida.
hasta siempre Emilia.
martedì 15 agosto 2006
Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.
William Butler Yeats
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.
William Butler Yeats
domenica 13 agosto 2006
Blessing Food
Adorado Padre: Gracias por los elementales que me hiciste encontrar en esta mesa,
que su sacrificio se haga según tu Ley Divina.
Y que todos los que no tienen comida en sus platos hoy puedan pagar sus deudas, y que su comprensión de hoy, les reserve alimento para mañana.
que su sacrificio se haga según tu Ley Divina.
Y que todos los que no tienen comida en sus platos hoy puedan pagar sus deudas, y que su comprensión de hoy, les reserve alimento para mañana.
mercoledì 9 agosto 2006
Autogol
porque no puedo pensar
si no al revés
porque no puedo comprender
si no entender
no sirve pedir compasión
si lo que queremos salvar
es justo lo que tenemos que eliminar
si no al revés
porque no puedo comprender
si no entender
no sirve pedir compasión
si lo que queremos salvar
es justo lo que tenemos que eliminar
martedì 8 agosto 2006
mamá va subiendo la marea
hola m.
mi sono appena alzata, manca un minuto alle 8.
questa notte ho sognato la mia divina madre, io dovevo partire per un viaggio, ma non facevo altro che rigirarmi nel letto e perdere tempo, mentre lei, con infinita dolcezza, mi preparava le valige. prendeva tutti i vestiti dall'armadio e li piegava con cura.
questa mattina anch'io ho voglia di piangere.
sempre mi succede, quando mi rendo conto di tutto quello che fa la mia beata madre nei mondi interni, mentre io non faccio altro che correre dietro alla meccanica della vita.
lei tutto trasforma in idrogeno prezioso, con cura e amor, mentre io lotto con i demoni ogni giorno per restare immobile 15 minuti a svolgere i miei compiti, con resistenza, con svogliatezza, dimenticando la gratitudine di chi in realtá compie lo sforzo.
la santissima madre quando ti abbraccia, ti avvolge con un manto stellato, e i tuoi ego spariscono ed io non sono piú io, ma l'universo.
dei pianeti, delle stelle, dell'aria e delle salamandre. fuori dalla ruota. senza tempo.
un minuto nel suo abbraccio vale ventiseimila anni di morti e di rinascite.
questo mese il mio calendario personale si chiama Tiphon Bafometh, niente popó di meno che Luzbel, angelo della luce, annegrito e appesantito dalle passioni meccaniche.
lui grida dentro di me nella supplica di salvarlo. io mi spavento, perché i suoi occhi sono pieni della caduta.
fuori dal bene e dal male c'é un posto che si chiama assoluto.
lí regna il padre, la madre e il figliolo santo.
lui é il salvatore. quello che viene per la redenzione di tutti: angeli e demoni, per sua volontá e misericordia infinita.
lui viene dal sole, una stella chiamata cuore.
quando viene in visita, tutto cambia ed é solo amore.
svegliarsi da tali momenti, é un compito difficile, con una coda lunga da strisciare e di cui vergognarsi.
quando ti svegli da tali momenti tutto cambia. il bianco diventa nero e ció che era facile diventa insostenibile. il nostro unico compito: non perdere quello stato di infinita estasi.
mi sono appena alzata, manca un minuto alle 8.
questa notte ho sognato la mia divina madre, io dovevo partire per un viaggio, ma non facevo altro che rigirarmi nel letto e perdere tempo, mentre lei, con infinita dolcezza, mi preparava le valige. prendeva tutti i vestiti dall'armadio e li piegava con cura.
questa mattina anch'io ho voglia di piangere.
sempre mi succede, quando mi rendo conto di tutto quello che fa la mia beata madre nei mondi interni, mentre io non faccio altro che correre dietro alla meccanica della vita.
lei tutto trasforma in idrogeno prezioso, con cura e amor, mentre io lotto con i demoni ogni giorno per restare immobile 15 minuti a svolgere i miei compiti, con resistenza, con svogliatezza, dimenticando la gratitudine di chi in realtá compie lo sforzo.
la santissima madre quando ti abbraccia, ti avvolge con un manto stellato, e i tuoi ego spariscono ed io non sono piú io, ma l'universo.
dei pianeti, delle stelle, dell'aria e delle salamandre. fuori dalla ruota. senza tempo.
un minuto nel suo abbraccio vale ventiseimila anni di morti e di rinascite.
questo mese il mio calendario personale si chiama Tiphon Bafometh, niente popó di meno che Luzbel, angelo della luce, annegrito e appesantito dalle passioni meccaniche.
lui grida dentro di me nella supplica di salvarlo. io mi spavento, perché i suoi occhi sono pieni della caduta.
fuori dal bene e dal male c'é un posto che si chiama assoluto.
lí regna il padre, la madre e il figliolo santo.
lui é il salvatore. quello che viene per la redenzione di tutti: angeli e demoni, per sua volontá e misericordia infinita.
lui viene dal sole, una stella chiamata cuore.
quando viene in visita, tutto cambia ed é solo amore.
svegliarsi da tali momenti, é un compito difficile, con una coda lunga da strisciare e di cui vergognarsi.
quando ti svegli da tali momenti tutto cambia. il bianco diventa nero e ció che era facile diventa insostenibile. il nostro unico compito: non perdere quello stato di infinita estasi.
lunedì 7 agosto 2006
de quien serán amigos, todos estos amigos que tengo..
sin comentario.
trás de una larga meditación.
Dez
trás de una larga meditación.
Dez
La figlia del dottore é una maestrina
Mira hacia dentro, hasta dentro del corazón y busca allí tus sufrimientos.
No los encontrarás.
Porque el Cristo no tiene defecto, y el eres tu.
Si miras en el corazón de los demás tampoco encontrarás los defectos.
Porque el Cristo no tiene defecto, y el es el corazón de todas las personas.
Si nos paramos a mirar los defectos, estaremos identificando los demás con sus defectos psicológicos, como si ellos no fueran del Ser, de sus Seres.
Y si los identificamos nosotros que sabemos la diferencia entre Yo y Ser, entonces estamos equivocándonos.
Recuerda tu Ser, y los Seres de los demás.
Recuerda que su Ser también necesita su camino, y comprende su voluntad.
No los encontrarás.
Porque el Cristo no tiene defecto, y el eres tu.
Si miras en el corazón de los demás tampoco encontrarás los defectos.
Porque el Cristo no tiene defecto, y el es el corazón de todas las personas.
Si nos paramos a mirar los defectos, estaremos identificando los demás con sus defectos psicológicos, como si ellos no fueran del Ser, de sus Seres.
Y si los identificamos nosotros que sabemos la diferencia entre Yo y Ser, entonces estamos equivocándonos.
Recuerda tu Ser, y los Seres de los demás.
Recuerda que su Ser también necesita su camino, y comprende su voluntad.
domenica 6 agosto 2006
15 (la pasión)
el amor es como el agua y tiene que fluir.
cuando no fluye, se estanca y se pudre, y trae enfermedades.
la estupidez humanoide nos induce a pensar que queremos estar estancados.
la mente MIENTE.
cuando no fluye, se estanca y se pudre, y trae enfermedades.
la estupidez humanoide nos induce a pensar que queremos estar estancados.
la mente MIENTE.
pagina di diario
ascolto folco, un pó arrabbiata per la casellina di gmail, e un pó felice per il ritorno del soldatinaio, e un pó confusa per la storia dei due fratelli, un pó svogliata per l'appuntamento al lago, con le nuvole.
oggi due messaggi nel telefono: uno, ancora lui.
io do consigli ma non sono capace di razzolare.
esci dalla mia mente.
vado a stendere.
oggi due messaggi nel telefono: uno, ancora lui.
io do consigli ma non sono capace di razzolare.
esci dalla mia mente.
vado a stendere.
sabato 5 agosto 2006
venerdì 4 agosto 2006
la razza umana si sta squagliando.
le quaglie sono molto piú umane di noi!
profonde riflessioni Desdemoniache
le quaglie sono molto piú umane di noi!
profonde riflessioni Desdemoniache
martedì 1 agosto 2006
non si da pace un'anima quando un'altr'anima amica si allontana, e con infinita pazienza l'aspetta e gioisce del ritorno ed é festa e ringrazia chi ascoltó le preghiere.
no vendré al encuentro,
ni haré promesas en la niebla.
tampoco te esperaré bajo el sol
que quema la frente y las mejillas.
mas estoy aqui,
en el mundo de nuestros sueños,
y si me olvido de ti en tu ausencia,
alegre volveré a conocerte.
ni haré promesas en la niebla.
tampoco te esperaré bajo el sol
que quema la frente y las mejillas.
mas estoy aqui,
en el mundo de nuestros sueños,
y si me olvido de ti en tu ausencia,
alegre volveré a conocerte.