venerdì 31 marzo 2006

era come un mal d'Africa...


a me piace camminare per Santa Cruz, anche con i tacchi.
il centro é tutto pedonale, la metá di porfido, l'altra metá di lastre di pietra ed in mezzo delle strisce di granito liscio.
cosí puoi scegliere su che tipo di pavimentazione camminare.
á chiaro che nessuno ci fa caso a queste cose, perché Santa Cruz é una cittá, anzi capoluogo di provincia, e come tutte le cittá che si rispettino, la gente ci corre.
Questa mattina, prima di arrivarci, me la sono trovata di fronte dall'autopista: le nuvole erano talmente basse da coprire il mare, e cosí non c'era piú niente lí sotto. Niente porto, niente petroliere, niente traghetti, niente di niente. Ad est la sagoma dei monti di Anaga, ed ancora piú in lá, come sbucata da un posto tra sogno e fantasia, Gran Canaria. Il Teide nascosto dalla polvere dei marocchini, che dal Sahara squotevano i loro tappeti, sembrava un ectoplasma, e la poca neve su di lui, scendeva come fiumi di sangue bianco, nelle venature della terra.

2 Comments:

Blogger Laura said...

mi è piaciuta la fotografia di questo posto che non conosco.

Baci

7:43 PM  
Blogger Simo said...

sei la benvenuta, quando vuoi.
Abbraccini

9:09 PM  

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