martedì 23 agosto 2005

Odio la matematica

allora in un lunedí noioso, ma felice perché il capo aveva finalmente deciso di andare in vacanza, e sua moglie non smetteva di vomitare per il caffelatte andato a male, cosí non poteva infastidirmi i capezzoli, vedo per la centocuarantunesima volta sto pezzo di figliolo, che guida la draga in mezzo all'autostrada e ancora si gira e mi fissa. fino a quando mi tocca voltarmi se no prendo la curva dritta, immancabilmente sudata come un marshmellow finito in mano al mio amico mimí, che adora introdurli nel microonde per vedere la fine che fanno (normalmente insozzano tutto l'interno perché si gonfiano e simulano una specie di esplosione)
oggi passo, mi guarda, mi eccito.
andavo di fretta dal meccanico quello che t'addrizza il palo che sostiene le ruote della macchina.
prima di tornare penso: mi fermo al benzinaio e spendo 1.15€ per una cazzo di Coca Cola Light Fashion, da portare al figliolo per idratarsi. e poi lo sdereno. se non fosse per un singolare problemuccio in voga nei giorni nostri: la mancanza di parcheggio. dove cazzo mi metto la macchina in autostrada mentre gli offro sta Coca Cola Light Fashion all’ora della siesta il 22 di agosto?
Me ne fotto. Lascio la macchina con le quattro frecce, prendo sta coca cola in mano nel cui adesivino del prezzo ho minutamente scritto il mio nome e numero di telefono, e gliela porto. Esclama “ ostras, que detalle tia..” mentre io sono giá sul cammino di ritorno. Fiuto odore strano. Di qualcosa che non va. Insomma, non mi ha sbattuto nel buco di cemento strappandomi i vestiti di dosso,..é un uomo, 1+1=2= é giá in due.

K: Hola Preciosa, me has dejado de piedra, nunca me hubiera esperado eso. Soy Kiko, encantado, estás muy rica de verdad, pero tengo novia y no sé.

D: Si pero si tienes novia, porque me miras así?

K: Porque me gustan las cosas bonitas, y lo que es bonito me gusta mirarlo.