domenica 20 marzo 2005

Dentro Charlotte

Una bottiglia di porcacola esselunga sbausciata sta bollendo dietro al mio sedile, dietro al volante una colata di estathè caduto 2 settimane fa. Portacenere Tuborg sotto alla frizione. Nel display impasti e cocaina e impronte della mia lingua. Pacchetti di rizla che mi serviranno a conquistare la maglietta da fattona, nel cruscotto assieme ai portacd e a 5 pacchetti di sigarette pieni di sgami, salviette insaponate da eiaculazione femminile post-raggiungimento del punto G in camporella, cartina della Sardegna e una di Milano, inutilizzate. Deodorante esaurito a forma di animale sconosciuto molto felice, appeso al retrovisore. Una calamita a forma di damigiana di fianco a me ed una della Madonna di fianco al sedile del passeggero. I buchi sono aumentati sensibilmente. Sotto al freno a mano tabacco a quintali. Vado dietro. Giubbotto di sicurezza pieno di pedate e scritta "chi legge puzza", asciugamani, cuscino con fiorellini antifrattura per osso sacro, 2 maschere da zorro, libri e fanzine, snatch con eddy naso-di-cazzo, le negre assetate e i disegni più porchi di Robert Crumb, collare ortopedico rubato dopo un incidente, impastiera, 3 dinosauri con armatura, pallina da golf, il manuale dell'insonne, videocassetta di Moana e Cicciolina ai mondiali (qui mi scappa una lacrima), pacchetto di Pavesini da cui manca solo un biscotto. Qui dietro è abbastanza pulito...Baule: cassa da 15 moretti da 66, 10 bavaria da 25, una bottiglia di rum bianco, un contenitore tapperware pieno di plastilina, maglietta comprata all'ultima comiconvention, la mia tesina stropicciata, album fotografico di prima superiore (io con le creste, un incubo), origami fatti con i tovaglioli di un ristorante e finalmente la mia patente. Sapevo di non averla persa.