sabato 26 febbraio 2005

Vi odio ma rido

Dove le mie tette sono proprietà pubblica;
Trovo tempo per guardare sopra a tutto.
Luce rossa, peccatrice, illumina bocche distorte che soffiano
nuvole strane sempre più vicine per guardarmi.
Ammirate la mia bellezza,è lei che strumentalizzerà ogni cellula della vostra gabbietta di carne. La fine del mio occhio è la fine della mia "age d'ore". Sono già stata classificata e riposta nella vostra meticolosa fantasia, ma purtroppo la manipolazione è altra cosa...modellarmi non vi compete.
Godere è potere ed io ho imparato a farlo senza l'aiuto buono di nessuno. Potrei insegnarlo anche a voi, ad amarvi, ma preferisco prostituirmi alla vostra sete d'immanenza... Non vorrei mai sapere cosa sta rinfrescando la mia gola. Sicuramente non mi permetterà di regalarvi del buon senso. Non sopporto la forzatura alle coincidenze degli sguardi, che evito come ragnatele illuminate e me le scosto dalla faccia passandoci la mano: nessuno vi dà il diritto di implorare la mia attenzione, nè di chiamare in causa il fato, non sapete controllarlo.
Trovi disdicevole allargare le gambe davanti al mio bianco corsetto, ma non puoi farne a meno, credi non abbia scorto abbastanza dai tuoi occhi azzurrissimi? Hanno smesso di lanciare lampi da che io sono arrivata. Ma hai iniziato a parlare per mascherarli. Volevi parlarmi? Vuoi ballare? Vuoi che ti sbatta per terra e osservi la tua regressione animale? Ah, volevi parlarmi ma adesso vuoi fare altro...Io voglio uscire a fumare sperando di vederti dissolvere in qualche nube...sei una ragazza fortunata... Una boccata d'aria malata ed una ghiacciata, dove non c'è nessuno. Guardo le stelle. Cazzo, non ci sono stelle. Inalo ed esalo, inalo ed esalo...sono a un passo dal renderlo più naturale del mio respiro. Rientro. Grandi discorsi in bagno. Tesoro, non si capisce un cazzo di quello che dici, se vuoi veramente parlarmi pure tu scriviti qualcosa a casa, non mi offendo se me lo leggi davanti, davvero. Ma non è parlare quello che vuoi. Perchè lascio rovinare questo silenzio dalla tua sgradevole voce? Dov'è la mia puttana? Le situazioni sono pezzi di vetro rotto che faccio scorrere sul mio corpo bagnato;
sono stanca ed il bordello chiuderà presto questa sera.