lunedì 1 maggio 2006

mi guardi e rimani lí impietrito, ti chiedo cos'hai mi dici che niente, che ti fa un pó male la gamba, ti dico di toglierti la muta, mi dici che dopo, ma sei lí tutto gocciolante, vai ad asciugarti, che no, che non ne hai voglia, che vuoi stare cosí.
allora andiamo sugli scogli e rimaniamo lí due ore a scattare.
poi ti asciughi, ti vesti, io mi siedo di fianco ad uno dei tuoi amici, e tu mi dici: vieni o resti?
non siamo mica venuti insieme. non é che voglio essere scortese, ma é strano che mi chiedi ció. é strano e carino allo stesso tempo. ma non é da te. vengo.
allora tu decidi il cammino fino a quando le nostre strade dovrebbero separarsi, e ti dico: cosa fai vai a piedi o ti porto? guardi la tavola e mi dici: mi porti!
di nuovo. non é da te. allora mi racconti che ieri sera un tipo ti ha dato una testata, che ti fa un pó male il naso, e ti preoccupi che la paraffina della tavola non sporchi la tela della macchina.
se ti va possiamo andare al sud a fare surf - mi dici.
tre: non é da te.
gira a destra dopo il pavellón, io vivo nel quartiere azzurro.
mi dai un bacio, e nemmeno questo é da te. mi chiedi: ci vediamo domani? ti rispondo: no, domani non posso. ti chiamo dopodomani, magari andiamo al socorro.
mi dici: perfetto.
ci vediamo dopodomani.