sabato 12 luglio 2008

Porto rancore al silenzio

Porto rancore al silenzio per quel che non mi ha dato
Porto rancore al silenzio per quel che non ho avuto
Porto rancore al silenzio per quello che non dice
In silenzio non deve stare chi vuol essere felice.

L’amor mi fece segno un giorno e al suo segno tutto mi incendiai
Ma per restarmene in silenzio, nel silenzio, mi consumai

Aveva un riso amaro tra i denti stretti lo teneva
A stento lo lasciava e già tutto lo piangeva

Per non perderne troppo niente ne diede affatto
Poi ci coprì la sera nel silenzio, mano a mano.
Per non perderne troppo niente ne diede affatto
Solo e intatto dentro il petto è restato quel che non ha detto
Solo quel che non ha dato solo quello mi è restato.

Porto rancore al silenzio per quel che non ho avuto
Per il meglio del mio canto per quel che si è tenuto
Porto rancore al silenzio per la sua bugia

Per il meglio del mio canto che si è portato via
Per il meglio del mio canto che ora tace dentro me.

Vinicio Capossela

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.

K. Gibran
~ Le ali spezzate ~

5:57 PM  
Blogger Simo said...

Io sono d'accordo e mi sorprende che ci siano persone che sappiano valorizzare il Silenzio, come la piú alta forma d'espressione della Saggezza Umana.
In questo caso, se mi permetti, peró potrei aggiungere che "un Maestro sa quando é il momento di tacere, e quando é il momento di parlare" (citando il VM Samael Aun Weor), e capisco che stare zitti in un momento in cui si ha il DOVERE di parlare, é un errore non diverso da quello che commette chi parla quando non é utile.
Il silenzio per vergogna, per paura, per nascondere la veritá, per non uscire allo scoperto, e via dicendo non é un silenzio savio. É un atto idiota.

Anche il rancore a qualcosa che non si é fatto lo é. Perché dimostra che non stiamo vivendo nell'unico momento reale, che é quello presente.

Cosí come la malinconia, che mi ha portato a pubblicare questa canzone.

Grazie per fermarmi. Per richiamarmi l'attenzione.
Mi ha fatto piacere.

6:20 PM  

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