martedì 15 aprile 2008

Antica Leggenda Azteca


Fu quando il sole sorrise per la prima volta nell'orizzonte, e gli dei dell'antico impero si svegliarono preoccupati.
Cosí é come lo mostravano i loro volti, perché stavano andando a consegnare il Grande Tesoro.
Cercavano un luogo che fosse facile per l'uomo e per la donna.
Un luogo facile per i vecchi, per i giovani, e per i bambini.
Disse Voce-del-Vento: Mettiamolo nella terra, affinché l'uomo lo trovi quando semini il mais e il grano.
Cosí - disse - i suoi dominî si potranno estendere nelle montagne e rocce, negli stagni e nelle valli.
No - disse Capelli-di-Brezza-Marina: mettiamolo nel mare, affinché l'uomo lo trovi nei pesci, e nelle acque.
Cosí disse, affinché i suoi dominî si estendano fra i mari, i fiumi, le lagune ed i ruscelli.
Bacio-di-Stella li guardó e disse: mettiamolo nel firmamento affinché l'uomo lo trovi nelle nuvole e nel sole, quando alzi il suo sguardo.
Cosí disse, affinché domini gli astri e lo spazio.
Fu quando parló il Dio Grande, quello dagli occhi eterni, quello che fece il mais con i fili della sua barba bionda, e la massa dalle nuvole: La terra avrá i suoi tesori fra i boschi, liane e pietre. Il mare avrá i suoi tesori e rattristerá l'uomo coi suoi canti notturni. Il cielo avrá i suoi tesori e illuminerá il volto dell'uomo.
Peró il Gran Tesoro lo metteró dentro l'uomo, nel suo proprio Essere.
Perché anche se l'uomo trova difficile ció che é facile, e scuro ció che é chiaro, quando conquisterá il Gran Tesoro dentro di sé, sará allora semplice ed eterno.

(Foto: La Dea Madre Azteca Tonantzin partorendo al suo Unigenito)